SPARANISE – A circa un mese dall’inizio della campagna elettorale, si fa sempre più avvincente il totonomi per la scelta dei candidati a sindaco. Nonostante le voci che si rincorrono in questi giorni, restano una incognita ancora il numero delle liste e conseguentemente i nomi dei papabili primi cittadini. Pare, infatti, che l’incognita sui gruppi che si presenteranno ai nastri di partenza sia proprio legato al mancato accordo sul nome dei candidati alla poltrona più importante dell’Ente sparanisano.
La questione, come è ovvio che sia, non riguarderebbe il gruppo che oggi amministra Sparanise. Qualche giorno fa il vicesindaco Giancarlo L’Arco, recordman di preferenze cinque anni fa, ha lanciato la candidatura di Mariano Sorvillo, smentendo le voci circolate mesi fa su un probabile disimpegno del primo cittadino. L’Arco, indicato come uno dei politici che aspirano alla sindacatura, avrebbe così spazzato via le indiscrezioni su possibili dissidi con la fascia tricolore.
Problemi di altro genere, invece, avrebbero bloccato un altro ex sindaco: il medico Antonio Merola. L’ex sostenitore di Nicola Cosentino è stato messo fuori gioco nel pieno delle trattative del fronte “antisorvilliano”. Indicato come uno dei possibili nomi di punta del fronte unico che avrebbe dovuto sfidare “Uniti per Sparanise”, il suo nome è stato messo da parte dopo che è circolata la notizia (apparsa su C24 – leggi qui – e in un manifesto pubblico fatto affiggere nel periodo di carnevale – leggi qui) secondo la quale il Tribunale di Napoli ha autorizzato – su richiesta del curatore fallimentare di “Egea Service Spa” – il sequestro conservativo su tutti i beni per 4 milioni e 700.000 Euro. Vistosi fuori gioco, Merola ha lanciato la sua candidatura con il gruppo “Insieme per Sparanise”.
Ora si attende la mossa del summenzionato blocco centrista a questo punto “antisorvilliano” e “antimeroliano”. Le grandi manovre tra il resto dell’opposizione consiliare (i cugini Piccolo, Mandara, Vitaliano Ferrara e Anna Fucile), l’area dei sostenitori del Consigliere regionale Angelo Consoli e Lucia Ranucci, dovrebbe portare alla scelta di un unico nome se si dovesse trovare la quadra della situazione. Poche settimane fa, seppur con qualche mal di pancia, era stato indicato proprio il nome della Ranucci, la quale potrebbe non aspirare a tale carica dopo la nomina a commissario dell’Ept di Caserta. L’investitura dell’ex responsabile del Consorzio di bonifica Sannio-Alifano potrebbe aver spostato anche gli equilibri politici, anche se la questione è ancora aperta e nelle prossime settimane potrebbe accadere di tutto.
Red. pol.