CAMIGLIANO / PASTORANO – Si potrebbe definire una breve ma “intensa” collaborazione (visto l’aumento dei costi certificato dall’Amministrazione comunale camiglianese) quella che hanno avviato lo scorso ottobre i Comuni di Camigliano e quello di Pastorano, per la gestione del servizio di Polizia Municipale. Dopo l’approvazione dei rispettivi Consigli comunali, infatti, i due Enti avevano avviato la collaborazione (con Comune capofila quello di Pastorano) – ai sensi del D.L. 95/2012 – che, con la condivisione delle sei unità sotto il comando del Tenente Arcangelo Argenziano, avrebbe dovuto portare a un taglio dei costi e a una maggiore presenza di unità operative su un orario di turnazione più ampio (come avevamo riportato il 6 ottobre 2013 in questo articolo).
A distanze di otto mesi, però, la collaborazione tra i due Enti dell’Agro caleno sembra essere finita già in soffitta. Il Consiglio comunale di Camigliano, con delibera numero 9 del 27 maggio scorso, ha votato la recessione della “gestione associata delle funzioni in materia di Polizia Municipale e Polizia Amministrativa Locale con il Comune di Pastorano”. Il sindaco Vincenzo Cenname, in sede di assise civica, ha ammesso che “la scelta di associare tale funzione con il Comune di Pastorano, dettata dalla contiguità territoriale, si è dimostrata non rispondente alle esigenze di Camigliano, sia relativamente all’aspetto finanziario che a quello qualitativo della gestione del servizio”. Secondo il primo cittadino, infatti, pur avendo portato la gestione condivisa un aumento di spesa, all’inizio era stato valutato il miglioramento del servizio che in questi mesi non sarebbe arrivato. Per tutto ciò il Comune di Camigliano, di comune accordo con quello di Pastorano, ha deciso di porre fine all’intesa con il paese confinante.
Red.