VITULAZIO – La questione dell’affidamento del servizio per lo smaltimento dei rifiuti organici e differenziati, che il Comune di Vitulazio ha aggiudicato nel 2014 alla società Gesia Spa – con sede in località Torre Lupara di Pastorano e di proprietà della famiglia Sorbo da Casapulla – (già affrontata in un precedente articolo del 24 gennaio 2017), non risparmia ulteriori colpi scena. Dalla trascrizione della riunione di Consiglio Comunale del 15 novembre 2016 e dal verbale della stessa (Delibera di C.C. n. 26 del 15.11.2016 avente ad oggetto “Interrogazioni Consiglieri Raffaele Russo e Achille Cuccari” – Allegato 1), viene allegata, oltre all’interrogazione del Consigliere Comunale Raffaele Russo (protocollo generale n. 6259 del 14 luglio 2016 – Allegato 2), solamente la convenzione stilata nel 2013, ai tempi dell’Amministrazione Cuccari, tra Gesia Spa e Comune di Vitulazio (Convenzione Gesia Spa e Comune di Vitulazio del 17 giugno del 2013 – Allegato 3), ma non si fa alcun riferimento alla gara d’appalto bandita dall’Amministrazione Romano a pochi giorni dall’insediamento in Municipio, con determina del 22 maggio 2014 (Bando di Gara per l’appalto del servizio di smaltimento rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata sul territorio comunale per la durata di mesi 12 – Protocollo Comunale n. 6101 del 02.07.2014 – Allegato 4).
Nel citato bando si fa soltanto riferimento alle somme che il Comune doveva liquidare alla ditta che si sarebbe aggiudicata il servizio per lo smaltimento dei rifiuti organici e ingombranti, mentre per quelli ricavati dalla raccolta differenziata e da destinare al riciclo, anch’essi richiamati nel “capitolato d’appalto”, come il vetro, gli imballaggi di carta e cartone, il multimateriale tra plastica, lattine, ecc. non si fa alcun cenno agli eventuali compensi economici che l’impresa affidataria era tenuta a corrispondere all’erario comunale, in riferimento ai “Contribuiti Ambientali” previsti ed erogati dai Consorzi di filiera e quantificati in base alle vendita dei rifiuti differenziati prodotti e destinati al riuso.
In data 28 luglio 2014, vennero espletate le operazioni di gara per il servizio di smaltimento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata attuata sul territorio comunale di Vitulazio e risultò vincitrice la ditta GE.S.I.A., con sede a Pastorano, per la somma complessiva di 135.554,62 euro e per la durata di dodici mesi. In data 4 agosto2014, aseguito della citata gara, venne effettuata l’aggiudicazione del servizio per lo smaltimento dei rifiuti in oggetto e poi si procedette alla stipula del relativo contratto con la Gesia Spa dei Sorbo (Determina di aggiudicazione gara alla Gesia Spa – Registro Generale n. 537 del 20-10-2014 – Allegato 5).
Ad oggi, dal mese di agosto del 2014 al mese di gennaio del 2017, non sono passati soltanto i previsti 12 mesi per i quali era stata espletata la citata gara, ma ben 29 mesi. Difatti, la Gesia Spa ha beneficiato di proroghe ed affidamenti diretti, da parte del Comune di Vitulazio, per quasi un anno e mezzo o, per essere precisi, 17 mesi, durante i quali, tra una determina e l’altra, si sono alternate varie proroghe e tutte a firma del Responsabile dell’Ufficio “Servizi e Lavori Pubblici”, l’Architetto Cornelio Socci. In questi mesi, infatti, la GESIA Spa, ha svolto il servizio per circa un anno e mezzo, senza che fosse stata espletata un’ulteriore e regolare gara d’appalto per il conferimento dei rifiuti organici, ingombranti e di quelli differenziati. A dimostrazione di tutto ciò, sono consultabili alcune determine che si sono susseguite in quest’arco temporale, dall’agosto 2014 al dicembre 2016. (Determina Settore7 afirma di Zarrillo n. 413 del 13.08.2014 – Allegato 6; Determina Area5 afirma di Socci n. 576 del 31-12-2015 – Allegato 7; Determina Area5 afirma di Socci n. 346 del 03-10-2016 – Allegato 8; Determina Area5 afirma di Socci n. 477 del 09-12-2016 – Allegato 9).
È palese, che l’arco temporale che ha interessato le varie proroghe dell’affidamento alla Gesia Spa (17 mesi), supera quello previsto nell’iniziale gara per l’aggiudicazione del servizio di smaltimento dei rifiuti differenziati (12 mesi), e il tutto per un totale di 29 mesi (agosto 2014 – agosto 2015 = 12 mesi) + (agosto 2015 – agosto 2016 = 12 mesi) + (agosto 2016 –gennaio 2017 = 5 mesi).
Questa gara, espletata tra i mesi di maggio e luglio del 2014, venne disposta dall’ingegnere Roberto Zarrillo (Responsabile del Procedimento) che risultava “distaccato” dal Comune di Maddaloni a quello di Vitulazio ed in seguito nominato, dall’allora Sindaco Cuccari, quale Dirigente dell’Ufficio Lavori e Servizi Pubblici dell’Ente. Con l’arrivo dell’Amministrazione Romano, l’ingegnere Zarrillo ritornò a prestare servizio presso il Comune di Maddaloni e l’ufficio in questione passò di nuovo sotto la guida dell’Architetto Lidia Callone, con decreto sindacale n. 47 del 1 settembre 2014. Poi, agli inizi del 2015, approdò in Comune l’Architetto Cornelio Socci, assunto con un contratto part-time tramite una selezione per curriculum e non tramite concorso. Il Socci, assunto come “Funzionario Amministrativo” tipo D1 dal Sindaco Romano, con decreto sindacale n. 8 del 11 febbraio 2015 e successive proroghe, venne nominato e continua a detenere la Responsabilità dell’Area dei Lavori Pubblici e Servizi Manutentivi. Da allora ad oggi, escludendo i consueti giorni di malattia e ferie, sono ricadute sotto la sua responsabilità, non solo le varie proroghe nei confronti della Gesia Spa, ma anche tutte le altre procedure verso le ditte esterne (gare, affidamenti e proroghe) interessate sia ai lavori pubblici che ai servizi, come l’intero ciclo dei rifiuti (raccolta, trasporto e smaltimento) sia urbani che speciali.
Sciorinata la questione dell’affidamento “allungato” alla Gesia Spa, per eseguire il servizio di smaltimento dei rifiuti organici e differenziati avviato nel mese di agosto del 2014, bisogna ritornare a quando detto, sia dal Sindaco Romano che dai Consiglieri Russo, Del Monte e Giovanna Lina Scialdone, nel corso della riunione di Consiglio Comunale del 15 novembre 2016. Dal lungo verbale della citata assise consiliare, vengono a galla le diverse visite della Guardia di Finanza e dai Carabinieri al Comune, per requisire i documenti riguardanti gli affidamenti della gestione dei rifiuti e i dati riguardanti le pesate degli stessi. Una denuncia o forse due realizzate da funzionari e dipendenti dell’Ufficio Tecnico ed aventi ad oggetto proprio l’aumento delle pesate dei rifiuti organici e conferiti presso l’azienda incaricata dello smaltimento. Una preoccupazione dei dipendenti comunali che probabilmente avrà convinto il Comune a verificare le pesate dei compattatori presso la pesa di Mozzillo prima di inviarli presso la Gesia Spa.
A questo punto, considerato che tre indizi fanno una prova, è ipotizzabile che tutta questa “agitazione” sia dovuta alla divulgazione degli interrogatori compiuti dai magistrati e, nello specifico, alle dichiarazioni rese da Antonio Scialdone sul business della frazione organica dei rifiuti e poi “sciorinate” in modo certosino dal suo ex datore di lavoro Alberto Di Nardi, ex patron della DHI Di Nardi Holding Industriale Spa che, per diverso tempo, ha anche effettuato il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti per contro del Comune di Vitulazio.
“È la fase che consente i maggiori margini di guadagno – dichiara Antonio Scialdone in un interrogatorio del marzo 2016 – Le imprese che gestiscono la raccolta elaborano un sistema di falsificazione della effettiva quantità dii rifiuti conferiti. Tale sistema consiste nel far risultare che le tonnellate di umido nelle piattaforme siano macroscopicamente superiori rispetto a quelle realmente conferite. Attraverso il meccanismo della falsificazione delle pesate, le società che gestiscono le piattaforme guadagnano sulla differenza di tonnellate. Pensate che ogni tonnellata conferita costa al Comune mediamente 130 euro e che ogni giorno vengono smaltite circa 1220 tonnellate in tutta la provincia di Caserta”.
Incuriositi dalle dichiarazioni dello Scialdone, ci siamo messi alla ricerca dei dati riconducibili ai rifiuti prodotti e smaltiti dal Comune di Vitulazio, ed in particolare abbiamo consultato i dati del Catasto dei Rifiuti Urbani, fondato, ai sensi dell’articolo 189, comma 1 del d.lgs. n. 152/2006, presso l’ISPRA di Roma (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Un Catasto dei rifiuti che assicura un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato in materia di produzione e gestione dei rifiuti urbani e speciali. Questi dati sui rifiuti urbani, acquisiti dall’Istituto ISPRA, grazie al contributo delle sezioni regionali del Catasto e, in generale, di tutti i soggetti pubblici detentori dell’informazione, nonché attraverso il Modello Unico di Dichiarazione ambientale, vengono elaborati e pubblicati con cadenza annuale. Dal tabulato estratto, a seguito della ricerca effettuata alla voce “Comune di Vitulazio”, emergono dei dettagliatissimi dati, ma aggiornati al quantitativo di rifiuti prodotti e smaltiti dal Comune di Vitulazio fino all’anno 2015. (Tabulato estratto dalla banca dati del Catasto Rifiuti Solidi Urbani, istituito presso l’ISPRA di Roma, alla voce “Comune di Vitulazio” – Allegati 10 e 11).
Tralasciando i dati riferibili all’anno 2016 che non sono stati ancora presentati, è stato importante analizzare quelli riferiti agli anni 2013, 2014 e 2015. Dal tabulato estratto dall’ISPRA emerge in modo chiaro ed esplicito che qualcosa non quadra.
Partendo dall’anno 2013, con la produzione di 3.071 tonnellate di rifiuti urbani, con 1.327 tonnellate di rifiuti differenziati e con una percentuale di raccolta differenziata pari al 43,21% (7.238 abitanti – con la produzione pro-capite di 424 chilogrammi all’anno di rifiuti urbani di cui 183 Kg di differenziata), il Comune di Vitulazio avrebbe prodotto 89 tonnellate di carta e cartone, 199 tonnellate di vetro e 932 tonnellate di frazione organica (umido).
Passando all’anno 2014, con la produzione 3.538 tonnellate di rifiuti urbani, con 1.819 tonnellate di rifiuti differenziati e con una percentuale di raccolta differenziata pari al 51,42% (7.361 abitanti – con la produzione pro-capite di 480 chilogrammi all’anno di rifiuti urbani di cui 247Kg di differenziata), il Comune di Vitulazio avrebbe prodotto 58 tonnellate di carta e cartone, 177 tonnellate di vetro e 1.346 tonnellate di frazione organica (umido).
Finendo all’anno 2015, con la produzione di 2.838 tonnellate di rifiuti urbani, con 1.156 tonnellate di rifiuti differenziati e con una percentuale di raccolta differenziata pari al 40,74% (7.420 abitanti – con la produzione pro-capite di 382 chilogrammi all’anno di rifiuti urbani di cui 155 Kg di differenziata), il Comune di Vitulazio avrebbe prodotto 6 tonnellate di carta e cartone, 163 tonnellate di vetro e 725 tonnellate di frazione organica (umido).
Analizzando questi dati ufficiali, elaborati e divulgati da un istituto pubblico, alle dipendenze del Ministero dell’Ambiente, emerge in modo macroscopico che il quantitativo di rifiuto organico prodotto nell’anno2014, haun elevato incremento, con 1.346 tonnellate rispetto alle 725 tonnellate prodotte l’anno successivo (2015) e le 932 tonnellate conferite l’anno prima (2013). Se i dati forniti dell’ISPRA sono esatti, dal 2013 al 2014 si è avuto un aumento (932-1.346) di 414 tonnellate di frazione organica, mentre dal 2014 al 2015 si è avuto una forte di diminuzione (1.346-720) di 621 tonnellate dello stesso tipo di rifiuto. Questo dato, prima crescente e poi decrescente, oltre a determinare una strana discontinuità sulla quantità dei rifiuti organici prodotti sul territorio di Vitulazio, nonostante il numero dei residenti sia rimasto quasi invariato negli ultimi anni, è andato ad influire finanche sulla percentuale annua di raccolta differenziata che è stata poi certificata dall’ISPRA.
La Gesia Spa, infatti, smaltisce il rifiuto organico prodotto dal Comune di Vitulazio per un importo abbastanza esiguo rispetto ai tariffari degli altri due concorrenti presenti in provincia di Caserta, ovvero la Impresud Srl del Gruppo Iavazzi da Capodrise e la “Ecotransider Srl” di Gricignano d’Aversa. Per ogni tonnellata di frazione organica smaltita, il Comune di Vitulazio ha liquidato alla Gesia Spa di Pastorano, dai 130,00 euro ai 150,00 euro, cifre mutate in diminuzione dal 2013 ad oggi.
Se dalla quantità dei rifiuti urbani prodotti nei tre anni in esame (2013 con 3.071 ton.; 2014 con 3.538 ton.; 2015 con 2.838 ton.) sottraiamo la parte riferita al solo rifiuto differenziato (2013 con 1.327 ton.; 2014 con 1.819 ton.; 2015 con 1.156 ton.), otteniamo un peso quasi simile della “monnezza” indifferenziata prodotta e conferita (2013 con 1.744 ton.; 2014 con 1.719 ton.; 2015 con 1682 ton.). A tal punto, sempre in relazione ai dati del catasto dell’ISPRA, la difformità dovrebbe riguardare proprio i rifiuti classificati come differenziati, ed in specifico quelli smaltiti nell’anno 2014, dove la quantità della frazione organica risulterebbe pressoché “raddoppiata” rispetto a quelli prodotti nel 2013 e 2015. (Tabella di sintesi dei dati estratti del Catasto Rifiuti Solidi Urbani, istituito presso l’ISPRA di Roma, alla voce “Comune di Vitulazio” – Allegati 12).
La ricostruzione delle “pesate dell’umido” appena fornita è stata compiuta attraverso i dati forniti dall’ISPRA (Ministero dell’Ambiente), ma ci sono anche le tabelle preparate e diffuse dal sito internet dell’ORR Campania (Osservatorio Regionale dei Rifiuti) che, in buona parte, rispecchiano gli stessi quantitativi dei rifiuti smaltiti dal Comune di Vitulazio e certificati dall’Istituto Ministeriale. Per il 2014, secondo i dati dell’ORR Campania, il Comune di Vitulazio ha prodotto in totale 3.415 tonnellate di rifiuti urbani rispetto alle 3.538 tonnellate riportate dall’ISPRA, mentre per quando riguarda la raccolta differenziata l’ORR riporta una quantità di 1.681 tonnellate e l’ISPRA di 1.819 tonnellate. La differenza tra i due dati, forniti dai citati enti certificatori, risulta irrilevante.
Il quantitativo che l’Osservatorio Regionale Rifiuti della Campania assegna alla “frazione organica” prodotta e conferita dal Comune di Vitulazio nell’anno 2014 è consultabile alla pagina 5 della scheda (Dati produzione rifiuti urbani e percentuale di raccolta differenziata – Anno 2014 – Osservatorio Regionale Rifiuti della Campania – Allegato 13) e dalla quale si ricava: “Codice CER 200108 – Rifiuti biodegradabili di cucine e mense – Stima Produttore in Kg 635.750 – Peso verificato in Kg1.255.780”. Quindi, nel 2014, secondo i dati dell’ORR sono state prodotte circa 1.255 tonnellate di frazione organica, mentre il Catasto dell’ISPRA ne certifica 1.346 tonnellate, ma finanche in questo caso, la diversità di entrambi i dati certificati è minima. Dalla tabella appena citata, si nota che il Comune di Vitulazio (Ente Produttore) aveva stimato di smaltire circa 635 tonnellate, ma è stato riscontrato che il peso dei rifiuti prodotti e conferiti ammontavano a quasi il doppio di quelli previsti, ovvero ben 1.255 tonnellate.
Da uno screening dei dati rapportarti all’anno 2013, che l’Osservatorio Regionale Rifiuti della Campania aveva elaborato e diffuso, sempre in relazione allo smaltimento dei rifiuti prodotti dal Comune di Vitulazio, emerge che le quantità conferite sono analoghe a quelle certificate dall’ISPRA: con un totale di rifiuti prodotti pari a 3.054 tonnellate di cui 1.319 ricavati dalla raccolta differenziata. Da una consultazione della scheda riferita all’anno 2013 dell’ORR (Dati produzione rifiuti urbani e percentuale di raccolta differenziata – Anno 2013 – Osservatorio Regionale Rifiuti della Campania – Allegato 14) e dalla lettura di pagina 5 si deduce: “Codice CER 200108 – Rifiuti biodegradabili di cucine e mense – Stima Produttore in Kg 785.000 – Peso verificato in Kg 913.140”. Dai citati dati, forniti dall’ORR, emerge che nell’anno 2013 sono state smaltite 913 tonnellate di frazione organica, mentre il Catasto dell’ISPRA ha attestato 932 tonnellate e pure in questa circostanza, le due certificazioni, riferite alle quantità di rifiuto conferito, sono pressoché analoghe.
In conclusione, dopo aver verificato che ben due enti certificatori, uno regionale e l’altro nazionale, come l’ORR e l’ISPRA, hanno raccolto, elaborato e diramato i dati riferiti alla raccolta dei rifiuti urbani e differenziati del Comune di Vitulazio, con percentuali e quantitativi identici, emerge in modo chiaro e macroscopico che ambedue le certificazioni, riferiscono che nell’anno 2014 si è avuto un “ingrossamento” del 75% della frazione organica dei rifiuti, con una produzione di circa 500 tonnellate in più rispetto al quantitativo atteso per l’anno in questione e di quello prodotto sia l’anno prima che l’anno dopo.
Ricordiamo che nel 2014, cambiò finanche l’Amministrazione Comunale: nel primo semestre (fino a maggio 2014) governava il Sindaco Cuccari, mentre nel secondo semestre (da giugno 2014) gli subentrò l’attuale Sindaco Romano. Restiamo in attesa che, funzionari ed amministratori del Comune di Vitulazio, forniscano delle spiegazioni ed annessi documenti ufficiali con lo scopo di fare chiarezza sui quantitativi di rifiuti prodotti e smaltiti tra il 2013, 2014, 2015 e 2016 oltre che fornire i vari mandati di pagamento riferiti allo smaltimento della frazione organica.
Per il momento, l’unico dato inequivocabile e quello fornito dal Sindaco Romano, in data 15 novembre 2016, nell’affermare testualmente che “tutti gli atti sono stati comunque consegnati alle Forze dell’ordine che ne hanno fatto richiesta: di Maddaloni – di Caserta – Carabinieri – Guardia di Finanza” e speriamo che non siano proprio le citate forze dell’ordine a chiarirci questi dubbi schizofrenici, poiché le indagini riguardanti l’allegra gestione della “monnezza” in provincia di Caserta non sono state ancora chiuse. Un’inchiesta condotta dalla Procura delle Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, guidata dalla dott.ssa Maria Antonietta Troncone che ha delegato alla conduzione dei vari filoni d’indagine la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Caserta, diretta dal Generale Giuseppe Verrocchi ed i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e delle Compagnie territoriali, diretti dai Colonnelli Gianfranco Scafuri e Gianluca Vitagliano.
27.01.2017
Alfredo Di Lettera
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Articolo del 24-01-2017 – Caleno24ore – VITULAZIO – Smaltimento dei rifiuti presso la Gesia Spa della famiglia Sorbo: dal via vai di Carabinieri e Guardia di Finanza dal Comune, alle denunce dei funzionari sullo “sbalzo delle pesate” della “monnezza organica” ed il “regalo fuori sacco” denunciato dalla Del Monte
Banca dati ISPRA – Strumento per la consultazione telematica del Catasto dei rifiuti urbani
http://www.isprambiente.gov.it/it/banche-dati/rifiuti
Osservatorio Regionale Rifiuti – Dati raccolta differenziata
http://orr.regione.campania.it/osservatorio/jsp/front_office/dati_raccolta_differenziata.html
ALLEGATI
1 All. Delibera C.C. Vitulazio n. 26 del 15-11-2016
2 All. Interrogazione Consigliere Russo Prot. Gen. 6229 del 14-07-2016
3 All. Convenzione GESIA Spa – Comune di Vitulazio del 17-06-2016
4 All. Bando di Gara Prot. Gen. 6101 del 02-07-2014
5 All. Determina n. 537 del 20-10-2014 Aggiudiczione Gara GesiaSpa
6 All. Determina n. 413del 13-08-2014 Smaltimento rifiuti differenziati
7 All. Determina n. 576 del 31-12-2015 Proroga Affidamento Gesia Spa
8 All. Determina n. 346 del 03-10-2016 Proroga Affidamento Gesia Spa
9 All. Determina n. 477 del 07-12-2016 Proroga Affidamento Gesia Spa
10 All. Tabulato Catasto Rifiuti ISPRA – VITULAZIO
11 All. Tabulato Catasto Rifiuti ISPRA – Dettagliato – VITULAZIO
12 All. Tabella di Sintesi dei dati estratti dal Catasto Rifiuti ISPRA – VITULAZIO
13 All. Dati Rifiuti e Differenziata – ORR – Anno 2014 – VITULAZIO
14 All. Dati Rifiuti e Differenziata – ORR – Anno 2013 – VITULAZIO