VITULAZIO – Qui di seguito, possiamo leggere l’ntervista della Dott.ssa Orsola Antropoli (referente da Vitulazio), fatta ai due giovani vitulatini Eugenio Cionti e Carmine Scialdone (in foto), e pubblicata sul settimanale diocesano di Capua Kairos News, trattando il tema “L’arte dell’Improvvisazione”. Ecco l’articolo dell’anno 3 numero 22 pag.12: Il teatro è una delle forme d’arte più belle ed espressive che negli ultimi anni si è evoluta dando vita a nuove forme di rappresentazione. A subirne il fascino sono in particolar modo i giovani, che nell’antichissima arte hanno la possibilità di dare libero spazio al talento e alla creatività, a discapito spesso di retribuzioni certe (ahimè !). Eugenio e Carmine sono due giovani vitulatini accomunati dalla passione per il teatro maturata attraverso la loro personale formazione e le condivise esperienze nella compagnia teatrale “ Vitulaccio ‘89” ben nota agli abitanti di Vitulazio.Com’e nato questo progetto? E’ nato un po’ per gioco, un po’ per caso, durante una serata informale e piacevole tra amici, improvvisando piccoli schekt. Come vi siete ritrovati a condividere questa passione? Ci siamo ritrovati collaborando in varie rappresentazione teatrali svolte nella compagnia “Vitulaccio ‘ 89” e in parrocchia in occasione del Fierafest e di altre iniziative organizzate dal parroco Don Pietro Lagnese. Quali sono le vostre esperienze teatrali? E.C.: Fin da bambino amavo organizzare a casa piccole rappresentazioni (a pagamento, il ricavato andava in beneficenza). Al liceo ho partecipato ad un corso di recitazione tenuto da Vincenzo Salemme , in seguito ho debuttato al teatro Fellini e al teatro Garibaldi di Santa Maria C. V. con la “Gatta Cenerentola” di De Simone e la “ Fortuna con la F maiuscola” di E. De Filippo diretto dal celebre attore Francantonio . Poi ho collaborato con il gruppo “ Vitulaccio ‘89” , infine ho realizzato uno spettacolo tetramusicale intitolato “ Sona Tammorra….! “. C S: Quando frequentavo la scuola elementare partecipavo spesso alle recite scolastiche , successivamente fui scelto per interpretare alcune commedie realizzate da “Vitulaccio ‘89”. Durante questi anni i miei genitori mi spronarono ad iscrivermi ad un corso di recitazione al teatro Ricciardi di Capua, tenuto da insigni attori tra cui Daniele D’alonso e Angelo Di Gennaro. Terminata questa esperienza , durata tre anni, ho preso parte ad un altro corso organizzato da Giovanni Compagnone e Giovanni Allocca, figlio del grande Antonio. Con questi ultimi ho avuto la fortuna di recitare al teatro Sannazzaro di Napoli. Ho anche curato la regia di varie rappresentazioni teatrali in parrocchia. In cosa consiste questo progetto? “ L’arte della commedia”, così è intitolato il progetto, consiste nel mettere in scena schetk improvvisati senza copione coadiuvati dalla nostra fantasia, sintonia e innata comicità. Quali sono le vostre intenzioni? Noi vogliamo promulgare quest’arte dell’improvvisazione e far avvicinare altre persone perché possano entrare a fare parte del nostro progetto. Volete ringraziare qualcuno? Si , i nostri genitori, perché ci hanno sempre sostenuto nelle nostre scelte e poi vorremmo ringraziare Saverio Scialdone, Mario De Lucia, e Vittorio Aurilio, rispettivamente direttore artistico, presidente e segretario della Compagnia “Vitulaccio ‘89”, per la fiducia che hanno sempre dimostrato di avere nelle nostre capacità.