PIGNATARO M. – In attesa del brindisi di questo pomeriggio (31 dicembre), continua il lavoro di “tessitura” politica dei “cartelli elettorali” che vorrebbero presentarsi ai nastri di partenza alle prossime elezioni amministrative di Pignataro Maggiore. L’ex assessore Baldassarre Borrelli ha già annunciato che il 23 gennaio presenterà la sua lista civica ‘Persone Territorio Comunità, composta da sei uomini e sei donne (avvocati, assistenti sociali, infermieri, casalinghe, operai, manager, imprenditori). Nessuna notizia ufficiale, invece, è arrivata dall’Amministrazione uscente, guidata dalla coppia (politica) Cuccaro-Fucile, e dal gruppo che starebbe preparando il Consigliere comunale Piergiorgio Mazzuoccolo (dato in pole position soprattutto grazie alla possibilità di aggregare candidati nell’area ex democristiana).
L’ex sindaco Giorgio Magliocca ha già scoperto qualche carta del suo melting pot politico tra estrema destra e sinistra. Dopo aver annunciato l’appoggio di Robert Panagrosso – segretario per quasi venti anni dei Democratici di Sinistra e candidato nel 2006 con l’attuale sindaco Raimondo Cuccaro nella lista contrapposta proprio a quella di Magliocca – e di Gerardo Del Vecchio – ex Verdi (anche lui candidato con Cuccaro contro Magliocca), Speranza per Pignataro e Amare Pignataro in tandem con Fucile -, l’ex fascia tricolore ha avuto la benedizione del consigliere regionale Luigi Bosco (puntello della maggioranza che sostiene il governatore Vincenzo De Luca) in un pranzo proprio a casa del consigliere comunale Del Vecchio. In quel contesto era presente anche Pietro Della Corte, storico esponente dipietrista, insieme con il primogenito Giovanni (anche lui indicato come possibile candidato). Intanto dagli ambienti mazzuoccoliani preoccupa la posizione di vari uomini legati in passato – per parentela o amicizia – all’ex vicesindaco. Dopo il divorzio da Magliocca, alcuni hanno dovuto passare armi e bagagli dalla parte dell’ex Consigliere provinciale a causa del legame a doppio filo con le società di vigilanza e con Franco D’Alonzo.
Red. pol.