SPARANISE – Lo scorso sabato 28 maggio Sparanise in Movimento, lista civica guidata da Salvatore Martiello, ha tenuto il suo terzo comizio. Come di consueto, il candidato sindaco ha introdotto gli interventi annunciando i temi trattati durante la serata. Trasparenza ed efficienza nella pubblica amministrazione, ambiente, territorio e risorse locali sono stati i dossier sui quali la lista ha proposto analisi e soluzioni nella terza serata che l’ha vista protagonista.
Eliana Veltre è la prima ad intervenire ed è subito chiara: “Ci etichettano come ‘ragazzi’ per alludere alla nostra inesperienza. In realtà siamo tutti professionisti, non più tanto giovani”. Poi rivendica la sua storia: proveniente da una famiglia di sinistra, si sente in pieno diritto di richiamarsi alla tradizione politica che la lega al simbolo della Fontana Beatrice, che evoca a sua volta l’esperienza politica di Libero Graziadei ex sindaco PCI. Quella che ci troviamo davanti, prosegue, è la disgregazione di una comunità. Dalle fabbriche ai licenziamenti, dalle serrande chiuse per il corso alla fine dei partiti: Veltre traccia la parabola dell’allontanamento dei cittadini dalla politica e dalle istituzioni. È contro questo che la sua lista si batte. “Dopo le elezioni del 2014 e nonostante la nostra sconfitta, la nostra sede è rimasta aperta” perché, per invertire questa tendenza “la base di partenza è la partecipazione attiva”. A questo punto elenca una serie di iniziative che Sparanise in Movimento ha posto in essere come associazione del territorio. Su tutte la mobilitazione di 500 famiglie ai cui figli era stata negata la mensa scolastica. Poi i dibattiti sulla sicurezza e le giornate ecologiche di cui tanto si è discusso. Veltre non ha dubbi: “Il nostro obiettivo è governare insieme a voi”. E qui il primo attacco diretto alla classe politica sparanisana che, con la trasparenza e la partecipazione, sembra avere un rapporto conflittuale: “Dopo il decreto legislativo 33 del 2013 le amministrazioni devono rendere pubbliche le informazioni sulla propria organizzazione. Sul sito Magellano è possibile visualizzare la valutazione rispetto alla trasparenza dei comuni italiani. Sparanise è fermo al 53,03%. Un risultato insufficiente che, peraltro, si deve quasi totalmente all’azione del commissario”. Un risultato oggettivamente vergognoso che ci condanna ad essere fanalino di coda nell’Agro Caleno, figuriamoci a livello nazionale. Veltre continua: “Abbiamo il dovere di sfruttare le potenzialità offerte dalla tecnologia per allargare la democrazia e aumentare il grado di trasparenza ed efficienza. Il personale comunale deve essere partecipe di questo processo” perché, precisa, “gli amministratori passano, i dipendenti restano”. Per la candidata alla carica di consigliere l’amministrazione “deve dare sistematicamente conto del proprio operato” per questo saranno ristabilite “le dirette streaming dei consigli comunali abolite da Merola”. E, su tutti i temi più rilevanti, “daremo con i referendum la parola ai cittadini”. Un passaggio cruciale è quello sulla prossima Convenzione con la Calenia che, tra un anno circa, dovrà essere riscritta. Prima della firma, garantisce Veltre, l’accordo tra Comune e centrale sarà “sottoposto all’approvazione dei cittadini” che avranno la facoltà di proporre ed emendare il testo il quale, sottolinea, sarà discusso tra le parti in diretta streaming. In altre parole, l’esatto contrario di quanto avvenuto fino ad oggi. Con la vittoria di Sparanise in Movimento, gli amministratori che “manterranno le precedenti fonti di reddito non percepiranno stipendio, i dirigenti non potranno più essere impiegati presso altri enti, tutti i documenti saranno digitalizzati e messi in rete. Il servizio Comunicacity, introdotto da Merola al costo di diverse migliaia di euro, sarà sostituito con Telegram che è completamente gratuito”. E a chi li accusa di appiattirsi sulla comunicazione sui social network risponde: “Semplicemente ridicoli”. I cittadini virtuosi saranno premiati, per esempio con incentivi sulla differenziata. E il patto di Stabilità? “sarà aggirato con la progettazione sui fondi europei”. E, visti i precedenti, “scrivere bene i progetti sarà già una conquista”, aggiunge. Merola ha perso sei candidati su sette: “o li sceglie male o questi non vogliono obbedire al Re”. E conclude: “visti i risultati ci rifiutiamo di prendere esempio di chi ha una lunga esperienza in politica”.
È la volta di Fabio Monfreda, che nel suo intervento parlerà di ambiente e risorse locali. Quello dell’ambiente, esordisce, è un tema fondamentale che ci riguarda da vicino. I due problemi principali a riguardo sono: il rinvenimento in area ex Pozzi della discarica abusiva più grande d’Europa ed il continuo superamento dei limiti di polveri sottili nell’aria. Secondo Monfreda, la prima cosa da fare è istituire il Comitato di Controllo sulla centrale e installare una centralina autonoma che non sia gestita direttamente dalla Calenia. Con l’ausilio del maxi schermo viene proiettata una mappa di Terra di Lavoro in cui vengono messi in risalto con delle icone i prodotti tipici delle varia zone. A questa mappa viene poi sovrapposta la “Mappa del Degrado” che mostra invece gli impianti inquinanti (legali e non) che ammorbano il territorio. Il succo del ragionamento è questo: non c’è stata una visione politica che abbia saputo immaginare uno sviluppo compatibile con la vocazione del territorio e gli impianti inquinanti disseminati ovunque secondo logiche speculative minacciano il nostro patrimonio naturale. A questo punto la mappa si restringe su Sparanise e, parimenti, vengono mostrate eccellenze locali e siti inquinanti. Monfreda è esplicito: “Non abbiamo prestato orecchio a chi per anni ha protestato e manifestato con tenacia contro quello che stava accadendo”. E continua: “La bonifica del territorio è necessaria e propedeutica a qualsiasi idea di rilancio. Non potremo non prestare ascolto ai comitati locali”. Anche Sparanise in Movimento paventa l’uscita dal Consorzio Idrico, “ente che ha come unico scopo riprodurre se stesso” e sul punto Monfreda è chiaro: “con i depuratori di proprietà verseremmo il dovuto ad Acqua Campania e trattenere la somma per le acque reflue”. E sulla cronica e vergognosa carenza idrica estiva: “una soluzione era stata trovata. C’è una cisterna a via Foresta, completa e collegata all’acquedotto. Furono spese centinaia di migliaia di euro ma poi qualcuno decise di abbandonare tutto”. Dunque sul maxi schermo compaiono le fontane pubbliche del paese, tutte abbandonate al degrado. E sul progetto della casa dell’acqua: “deriso da chi non ne comprende l’importanza”. Monfreda garantisce: “sull’acqua la nostra visione sarà realizzata entro il 2016”.
Il candidato sindaco Salvatore Martiello torna sul palco per le conclusioni. Stavolta il suo è un intervento breve. L’aspirante fascia tricolore elenca una serie di provvedimenti posti in essere dal commissario prefettizio in pochi mesi. L’obiettivo è evidenziare contraddizioni e incapacità di una classe politica che ha governato Sparanise seguendo logiche clientelari e personalistiche. E attacca: “Il commissario su correttezza e trasparenza ha realizzato più della politica”. Primo: il Nucleo di Valutazione veniva nominato con logiche clientelari. Il commissario lo ha sostituito con l’Organismo indipendente di Valutazione, seguendo le raccomandazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione di Cantone. Secondo: gli incarichi legali. Definiti da Martiello un “pilastro del clientelismo locale” sono stati anch’essi oggetto di modifiche: le parcelle sono state calmierate ed è stato introdotto il sorteggio. Terzo: il commissario ha disposto il ritorno del Comune alla Stazione Unica Appaltante. Quarto ed ultimo punto: è stata cancellata la nomina degli scrutatori ed introdotto il sorteggio. Insomma, piccoli elementi di civiltà che a Sparanise erano da decenni disattesi. Martiello dunque conclude con un appello agli elettori: “Noi non risponderemo agli attacchi personali, pretendete dai candidati e dalle persone che intendete votare che si parli di progetti”.
Ancora una volta Sparanise in Movimento ha evidenziato aspetti patologici dell’amministrazione pubblica e del sistema democratico locale. Gli interventi hanno saputo approfondire i temi presentando proposte e progetti per la risoluzione dei problemi, senza tergiversare in arringhe accusatorie prive di contenuti come troppo spesso è accaduto.
Per parte nostra ci siamo sforzati di rendere conto ai nostri lettori di quanto affermato e, soprattutto, degli impegni presi dai candidati davanti agli elettori. Lo abbiamo fatto dall’inizio di questa campagna per ogni singolo comizio, sperando di aver contribuito a fornire a ciascuno gli elementi per formarsi un’opinione. In tanti hanno potuto conoscere i termini del dibattito politico locale grazie alle nostre cronache. All’intelligenza ed all’autonomia di giudizio di ognuno è affidato il compito di scrivere l’ultima pagina di questa tornata elettorale. Noi continueremo a darvi conto degli sviluppi rilevanti.
Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com)