CAMIGLIANO – Per qualcuno il sogno diverrà realtà. A due mesi dalle prossime amministrative 2016, per il rinnovo del consiglio comunale e per la scelta del sindaco di Camigliano , due sono i papabili, ma solitamente chi entra papa in conclave né esce cardinale. Da un lato l’assessore uscente Giovanni Borzacchiello sponsorizzato dal sindaco Ing. Cenname che ha deciso di non ricandidarsi al termine del suo secondo mandato, per la gioia dei piccoli camiglianesi e non, che vedranno nei prossimi mesi un ammodernamento del parco giochi con l’ arrivo di nuovi scivoli ed altalene, perché il sindaco uscente ha rinunciato all’indennità di fine mandato devolvendola alla riqualificazione del parco giochi tanto frequentato dai bambini.
L’ auspicio è che il prossimo sindaco intitoli il parco giochi a Gerardo Messuri ex sindaco degli anni 70 che da lungimirante personaggio dell’ epoca, intravedeva la realizzazione della mega piazza di cui né fu il pensatore, l’artefice sulla carta progettandola e quindi si può dire che pose le fondamenta perché si realizzasse la straordinaria opera, di cui il parco giochi ne è parte integrante.
L’altra compagine sembrerebbe guidata dal prof. Giuseppe Valle che si appresta a scendere in campo per conquistare l’agognata poltrona di sindaco capeggiando una lista di area intellettuale.
Ma la cultura e l’intelletto non manca di certo alla lista capeggiata dal Borzacchiello, candidato designato dal sindaco Cenname, costituita essenzialmente da amministratori di elevato spessore e di grande intelligenza.
A Camigliano, in piazza, già si respira aria di politica e di campagna elettorale: ci si saluta più spesso, si mostra più disponibilità, si diventa più accomodanti, si fa finta di mettere da parte antichi e nuovi rancori insomma si ha il coraggio di mostrare mille facce.
La competizione di quest’ anno per il piccolo comune dell’ agro-caleno potrebbe essere l’ultima, perché si paventa da più parti la ipotesi di una legge dello Stato che accorpi i piccoli comuni e Camigliano potrebbe finire per essere frazione del comune di Pastorano che avrebbe la rivincita, perché già avvenne l’accorpamento dei due comuni, nel ventennio fascista, e in quel contesto Pastorano fu annesso a Camigliano che mantenne la denominazione di comune. Dunque il prossimo sindaco di Camigliano potrebbe essere l’ultimo dell’era repubblicana, per cui si pensava a più candidati a sindaco, ad una maggiore partecipazione alla vita politico-amministrativa del piccolo centro, ma purtroppo negli ultimi anni si è registrato una apatia verso la politica da parte dei giovani e da parte dei meno giovani. Tutto ciò dovrebbe far riflettere e fare in modo che i giovani si riavvicinino alla politica, perché la politica è un servizio da rendere ai cittadini giorno dopo giorno per tutto il mandato amministrativo e non solo nel periodo di campagna elettorale, invece, accade spesso, che si riscopre, per l’ occasione elettorale, il vecchio amico, il lontano parente, l’antico compare, per ottenere la famigerata preferenza.
I promotori delle liste che parteciperanno alla competizione, negli ultimi giorni, si rincorrono di casa in casa, di contrada in contrada, alla ricerca di riempitivi e hanno anche dichiarato che prossimamente indiranno assemblee pubbliche per lavorare tutti insieme intorno al proprio progetto politico, quindi, ci sarà un’apertura a tutti i cittadini, di ogni ceto ed estrazione sociale, di ogni cultura, di ogni credo religioso, di ogni nazionalità, perché tutti, veramente tutti, possano partecipare all’amministrazione della piccola cittadina, dunque, come si suol dire, apriranno le porte e accenderanno le luci, per dare la sensazione che la formazione delle liste sia partecipata, condivisa ed aperta e non avvenga nei salotti buoni o nelle cucine tinello dei palazzi di pregio e nelle villette anni settanta.
A buon intenditor poche parole.
Ennio Cinquegrana*
(*) contributo di un lettore