BELLONA – La lista n. 1 “Bellona Futuro e Sviluppo” con candidato Sindaco Filippo Abbate e la n. 4 “Bellona viva” con candidato a Sindaco Pietro Romano si presentano come quelle più navigate, anche se non vi mancano novità al loro interno. Queste sono le due liste papabili per una vittoria, a meno che non ci sia la sorpresa della lista di Altieri, “Speranza per Bellona”, e quelle che si sono date i colpi più duri. Filippo Abbate ha parlato infatti di posti di lavoro promessi non si sa da chi e Romano, una volta incassato la fiducia di Della Cioppa, ha mirato i suoi attacchi esclusivamente verso Abbate e gli attuali assessori dell’amministrazione bellonese.
“Bellona Viva”. La lista, capeggiata dall’avv. Romano, com’è noto ha raccolto gli scontenti dell’amministrazione Della Cioppa, mentre le novità al suo interno sono costituite dai giovani dell’Api (Alleanza per l’Italia) e da altri giovani alla loro prima esperienza elettorale ma che hanno alle spalle genitori o parenti che hanno fatto la storia amministrativa di Bellona. Dunque una lista che si mette sicuramente su un solco già tracciato e per molti non roseo, dato che specialmente negli ultimi periodi le voci critiche nei confronti di Della Cioppa sono state tantissime e molte volte proprio ad opera di Romano, il quale ha sollevato il problema delle bollette impazzite, dei problemi di Triflisco,. Ma poi ci sono le questioni irrisolte del Palatenda, di publiservizi, del concorso dei vigili e ci fermiamo qui perché non basterebbe un capitolo di un libro di storia.
È tra i sostenitori di questa lista l’ex Sindaco Osvaldo Carluccio, storico esponente della sinistra bellonese, il quale “porta” Angelo Fiata, ex Assessore nel primo quinquennio del mandato di Della Cioppa, ma suo oppositore nel secondo mandato. Vi sono i “delfini”, per non parlare con la terminologia leghista, i figli di amministratori tutt’ora attivi. Compare infatti Gianluigi Pezzulo, figlio di Giuseppe Pezzulo, anche lui ex Sindaco di Bellona e strenuo oppositore di Della Cioppa in questi 10 anni di opposizione in Consiglio Comunale. Altro figlio d’arte è Giudicianni Fabio, figlio di Pasquale, già vicesindaco di Della Cioppa.
Non sappiamo se Romano sia riuscito a dimostrare ai bellonesi di aver fatto una vera sintesi di tutte queste forti personalità che si trovano nella sua lista. Molti di questi personaggi infatti in passato si sono politicamente scontrati, e alcuni gli rimproverano “l’anti Abbatismo” come unico loro collante. Romano però va avanti per la sua strada ed intravede fiducioso il traguardo che solo qualche settimana fa sembrava impossibile. Probabilmente comunque se verrà eletto i nodi verranno al pettine e se ne vedranno delle belle. Tra i nodi poi, e qui chiudiamo, c’è la questione politica provinciale: potrà convivere l’eventuale amministrazione Romano, retta dal Pd e da altri esponenti della sinistra storica bellonese, appoggiare Della Cioppa nelle sue avventure provinciali con il Pdl? Dunque quest’alleanza quanto durerà? Giusto il tempo delle elezioni?
In tutto ciò hanno fatto pure la loro comparsa alcuni personaggi, pure con qualche condanna sul groppone, dei Comuni vicini, già noti alle campagne elettorali vitulatine molto attivi nel procacciare voti in cambio di posti di lavoro e prebende varie, anche se non sappiamo a che titolo si aggirano a Bellona e quanto effettivamente potere hanno.
“Bellona Futuro e Sviluppo”. Prima di parlare di questa lista vogliamo sottolineare che Filippo Abbate non ci ha concessi la video-intervista (l’altro candidato che si è rifiutato è Lanziello). Rispetto a quest’ultimo candidato però Abbate ha un’aggravante. Lanziello ci ha subito detto che declinava il nostro invito, invece Abbate ci ha manifestato più volte la sua disponibilità ma ha sempre rimandato fino a che non se n’è fatto nulla. Ci è risultato strano che un candidato a Sindaco, amministratore negli ultimi 10 anni, e che ha anche manifestato l’intenzione con una lettera aperta ad andare nelle case di tutti i bellonesi, salvo poi ricredersi per l’evidente impossibilità di compiere un così gravoso compito, si sia rifiutato di fare una video intervista che gli avrebbe permesso di entrare non in tutte le case dei bellonesi ma sicuramente nella maggioranza di esse. Quando infatti abbiamo comunicato che volevamo fare queste videointerviste, la popolazione di Bellona ci ha letteralmente sommersi di domande da proporre ai candidati. È stato un peccato non potergliene rivolgere nemmeno una. Ma, lo ribadiamo, non è stata colpa di Caleno24ore.it.
Detto questo, la lista di Filippo Abbate è in sostanza parte dell’attuale Amministrazione, dato che alcuni candidati sono attualmente ancora in carica perfino come assessori, dunque elementi non di second’ordine.
I primi interventi si sono contraddistinti per la grande calma e serenità di Abbate, che si dimostrava vero amministratore e “politico” di certa esperienza. A Romano, piuttosto scomposto durante i suoi comizi, non ha mai riposto con gli stessi toni.
Con il tempo però si è andato innervosendo. Forse perché ha capito che le cose si stavano mettendo male per lui, visto l’aggregarsi di più forze eterogenee attorno a Romano.
Una vera e propria mancanza di rispetto istituzionale invece è venuta dagli ultimi comizi fatti. Qualche candidato ha infatti detto che l’ultima firma, l’ultima parola, è sempre del Sindaco e dunque tutte le colpe, tutto quello che non è andato negli scorsi 10 anni, sarebbe opera di Della Cioppa. Ebbene, questo tipo di approccio porta un paio di domande: perché questo tipo di problemi non è stato sollevato prima? È mai possibile che gli assessori più importanti dell’amministrazione comunale non hanno alcun potere di veto sul Sindaco? Perché se non hanno potuto opporsi alla volontà di Della Cioppa non si sono dimessi in massa? A nostro avviso è troppo comodo svincolarsi all’ultimo momento e ci pare incredibile che si voglia scaricare l’operato di 10 anni di amministrazione su una sola persona. Da solo Della Cioppa non avrebbe potuto fare molto e non avrebbe potuto essere eletto alla Provincia. E dunque delle due l’una: o la passata Amministrazione e con essa Della Cioppa ha operato bene e dunque va elogiata o male e dunque va condannata.
Gianni Criscione