CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa della lista Orizzonte Comune:
Tanti anni nell’associazionismo cattolico lo hanno forgiato al servizio umile e continuo con gli altri e per gli altri. Sa bene cosa siano il confronto, lo scontro, l’impegno quotidiano, il lavoro di squadra, unica via per sperare di lasciare ai figli un paese migliore di quello ricevuto in consegna.
Ma tanto forti e irresistibili sono l’amore e la passione per la sua terra da far sentire l’urgenza di schierarsi in prima linea nel Progetto di Orizzonte Comune, alla cui costruzione ha contribuito fattivamente.
Francesco Zona, 35 anni, laureato in Lettere Classiche e dirigente nell’azienda di famiglia che si occupa di prodotti petroliferi, ha deciso che era venuto il momento di mettersi in gioco direttamente, senza delegare a nessuno la realizzazione di un progetto collettivo di bene, comune e nuovo, “giocandosi” tutto il suo bagaglio di umanità, entusiasmo, energie e professionalità. Fa della coerenza, della lealtà e della determinazione le sue doti migliori e per questo Antonello Bonacci ha insistito moltissimo per ingaggiarlo nella sua squadra fatta di giovani valenti e decisi.
“Non tutti mi conoscono”, esordisce, “ma spero di farmi apprezzare quando sarò chiamato ad esporre quello che intendiamo fare. Vedo in giro molto entusiasmo attorno a noi e sono sicuro che la gente, se invogliata da progetti reali e fattibili come quelli che stiamo portando avanti, abbandonerà volentieri il vecchio modo di fare politica legato alle parentele, alle amicizie fini a se stesse, alle clientele inclini a credere a promesse che si tradurranno, regolarmente, in grosse delusioni. Noi promettiamo di essere seri, perché siamo seri. Non cerchiamo di accaparrarci voti con minacce e avvertimenti, ma solo con la bontà dei nostri propositi. Siamo un gruppo di amici che si conosce da tempo, professionisti e competenti nelle più diverse aree dell’amministrazione e del territorio, e in ciò sta la nostra grande forza. L’uomo solo al comando, espresso da altre liste, andava bene, e neanche tanto forse, al tempo di Coppi e Bartali. La parola-chiave è servizio: la politica non può farne a meno, altrimenti diventa protagonismo cieco”.
C.S.