MONDRAGONE – Lesioni personali, danneggiamento, estorsione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco, con l’aggravante del metodo mafioso. Queste sono le accuse formulate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli nei confronti dei quindici indagati colpiti questa mattina da misure cautelari eseguite dai carabinieri della Compagnia di Mondragone nell’ambito di una operazione contro il clan camorristico Fragnoli-Gagliardi. Delle persone coinvolte, accusate di aver minacciato con le armi le loro vittime per costringerle a rilasciare polizze assicurative gratuitamente e a pagare una tangente per l’apertura di un nuovo negozio di abbigliamento, nove sono destinate al carcere, tre ai domiciliari e tre hanno il divieto di dimora in Campania. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi anche l’attuale reggente del gruppo criminale Giovanni Cascarino, detto “o’ Scupatore”, il quale al momento risulterebbe irreperibile e all’estero.
Nell’ordinanza odierna compaiono anche i nomi di: Achille Pagliuca, alias Caporusso, già detenuto; il collaboratore di giustizia Vincenzo Palumbo; Anna Somma; Tommaso Della Valle, già vicino al clan La Torre; Antimo Verde, già destinatario di un fermo di polizia giudiziaria, in quanto accusato di un’estorsione compiuta nel mese di gennaio a carico proprio di un assicuratore mondragonese. Le indagini sono iniziate nel 2012 e hanno permesso di ricostruire l’attività estorsiva attuata nei confronti di un agente assicurativo locale e di un commerciante di abbigliamento. Il procuratore aggiunto di Napoli, Giuseppe Borrelli, in una nota sottolinea come sia stata di “estrema importanza, al fine della compiuta ricostruzione dei fatti, la collaborazione” delle vittime. Il danno causato all’assicuratore estorto, secondo quanto emerge dalle indagini dei carabinieri, ammonterebbe a circa 10.000 euro se si prende in considerazione il fatto che ogni polizza assicurativa estorta aveva un costo di circa 1000 euro.
Red. cro.