Estorsioni, usura, intimidazioni e violenze: smantellato un clan collegato anche agli “Schiavone” in Emilia

Estorsioni, usura, intimidazioni e violenze: smantellato un clan collegato anche agli “Schiavone” in Emilia

CASERTA – Le mani della camorra in Emilia Romagna, i carabinieri del Ros hanno arrestato 18 persone e smantellato un clan, collegato anche agli “Schiavone”, che aveva impiantato nella regione un giro di estorsioni e usura, intimidazioni e violenze, fino al sequestro di persona, ai danni di imprenditori locali, costretti a subire le pretese dell’organizzazione criminale, sempre più pressanti tanti che in molti sono stati costretti a cedere l’attività, o in alcuni casi, hanno tentato il suicidio. L’indagine ha scoperto anche il coinvolgimento nel giro di affari del clan di professionisti, quali commercialisti, notai, avvocati, broker. Stamattina è infatti scattata l’operazione “Vulcano”, condotta dai carabinieri del Ros, che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura Distrettuale antimafia, nei confronti di 18 indagati, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, estorsione, usura e tentato sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravati dal metodo mafioso. Gli interventi hanno interessato le province di Rimini, Prato, Napoli e Caserta. I provvedimenti sono nati dall’indagine su un’organizzazione criminale di matrice camorristica capeggiata dal pregiudicato napoletano Francesco Vallefuoco, operante in Emilia Romagna: estorsioni e usura ai danni di numerosi imprenditori locali, e i cui proventi illeciti erano reinvestiti in immobili e attività commerciali in Emilia Romagna e nella Repubblica di San Marino.

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