Ex Pozzi: continua la battaglia legale tra la Garden srl e il Comune di Sparanise. Il Tar respinge i ricorsi di entrambe le parti e rimanda tutto al merito

Ex Pozzi: continua la battaglia legale tra la Garden srl e il Comune di Sparanise. Il Tar respinge i ricorsi di entrambe le parti e rimanda tutto al merito

SPARANISE – Si preannuncia una lunga vertenza legale nei prossimi mesi tra il Comune di Sparanise e la Garden srl. La società riconducibile alla famiglia Sorbo già nel 2018 aveva chiesto l’autorizzazione per impiantare un opificio per il trattamento di ammendanti agricoli su un fondo di 23mila metri quadrati nell’area ex Pozzi. L’iter autorizzativo, tuttavia, era andato incontro a tutta una serie di traversie burocratiche – oltre che alla contrarietà delle comunità locali preoccupate per l’insediamento dell’ennesimo impianto per i rifiuti nel cuore della “discarica più grande d’Europa”. Il consorzio ASI di Caserta aveva bocciato il progetto poiché l’area interessata non sarebbe nella piena disponibilità della Garden, ma già assegnata ad un’altra compagine societaria.
La società presieduta da Maria Grazia Sorbo è ricorsa al Tribunale amministrativo regionale della Campania contro l’Asi, il Comune e la Regione Campania, chiedendo l’annullamento delle deliberazioni del Comitato Direttivo del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale che annullavano l’assegnazione provvisoria del fondo destinato al progetto. Con ordinanza del 22 luglio scorso, però, la seconda sezione ha respinto la richiesta rimandando tutto all’udienza che dovrà trattare il merito della questione. “Considerato– scrivono i giudici –, ad un sommario esame, che le ragioni attoree non si profilano meritevoli di favorevole delibazione, dal momento che gli oneri di assegnazione del suolo pretesi dal Consorzio ASI sembrano trovare congrua giustificazione nella realizzazione di un nuovo insediamento industriale”.
La stessa strada giudiziaria è stata seguita dal Comune di Sparanise che, con ricorso presentato alla quinta sezione, aveva chiesto – tra le altre cose – l’annullamento del Decreto Dirigenziale n. 38 del 27/02/2020 con il quale la Regione Campania ha rilasciato alla ditta Garden srl l’”autorizzazione unica per la realizzazione e gestione di un nuovo impianto per la produzione di ammendanti agricoli da rifiuti non pericolosi, nonché per le emissioni in atmosfera ex art. 269 co. 2 da ubicare in Sparanise (CE) zona ASI”. Anche in questo caso, però, il Tar ha respinto l’istanza. Nell’ordinanza depositata l’8 luglio 2020 si legge:  “Ritenuto che, prescindendo dalla valutazione del fumus delle proposte censure e nella valutazione degli opposti interessi, non appare, allo stato, sussistere il pericolo di un pregiudizio grave ed imminente in danno del ricorrente Comune, attesa la natura doppiamente condizionata dell’impugnato provvedimento sia al conseguimento della concessione del suolo da parte del Consorzio ASI, sia all’esecuzione delle prescritte indagini archeologiche;
Rilevato che l’eventuale pregiudizio al tutelato interesse ambientale non può essere ricondotto alla mera attività costruttiva dell’impianto, come preteso dal ricorrente, richiedendosi viceversa l’inizio dell’attività di smaltimento di rifiuti che, secondo le imposte prescrizioni, dovrà avere inizio nel termine di 18 mesi dal conseguimento di un efficace titolo abilitativo”.

Leggi le due ordinanze:

Ordinanza Tar – Garden srl

Ordinanza Tra – Garden 2

Red.

Commenta con Facebook