VAIRANO P. –Lontano dal grigiore di aule e saloni, un fiume di colori e di rumori ha trasformato la quiete di Vairano Scalo in una delle più belle manifestazioni di riappropriazione dei giacimenti culturali del territorio, complice la Prima Edizione Nazionale della Marcialonga dello Storico Incontro organizzata dall’Isiss Marconi, diretto dal preside Ignazio Del Vecchio, e dall’Amministrazione Comunale di Vairano Patenora, capitanata dal sindaco Bartolomeo Cantelmo. Oltre millecinquecento partecipanti, con i sindaci di Vairano Patenora e di Caianello, hanno invaso il percorso disegnato per la riscoperta di quelle risorse – ambientali, storiche e urbanistiche – che proiettarono l’antico borgo al centro della rinascita della storia d’Italia e che ha visto la straordinaria partecipazione di cittadini, studenti e famiglie a testimonianza che i valori della libertà e della partecipazione alla rinascita dell’Italia contemporanea sono forti e ben radicati. Accanto a comuni cittadini hanno passeggiato giovani e studenti di scuole superiori provenienti da molti luoghi della provincia di Caserta e poi gli alunni delle classi dell’IAC Garibaldi di Vairano Patenora, dell’IAC di Roccamonfina, dell’IAC di Mignano di Montelungo, con le scolaresche di Presenzano, a cui è stato offerto il simbolico riconoscimento di coppe e targhe a testimonianza della pregiata partecipazione. “E’ tempo di far scoprire, non solo ai cittadini di Vairano, i luoghi, gli ambienti e i monumenti dello Storico Incontro – ha detto giorni fa il preside Del Vecchio – perché farne memoria collettiva significa trasformarli in polo di attrazione culturale e turistica, un museo a cielo aperto, per offrire alle giovani generazioni una nuova prospettiva di speranza e fiducia per il futuro.” Da ogni parte, giovani, imprenditori e aziende, portano all’Isiss Marconi sollecitazioni a trasformare l’evento dello Storico Incontro, dal suo assoluto significato storico a un preminente significato economico e sociale, per imporre alla politica una svolta attesa da oltre centocinquant’anni. La libera competizione di oggi ha solo dato il primo assaggio di come venire incontro alle esigenze delle giovani generazioni che hanno apprezzato ogni oltre misura i giacimenti ambientali, culturali e urbanistici del breve tragitto all’interno dei luoghi della memoria storica locale, partendo dai “primi abbozzi d’una ferrovia”, passando sui luoghi della memoria garibaldina dello “acquartieramento a Marzanello” e giungendo ai luoghi della memoria dell’Incontro, il “quadrivio di Taverna della Catena”, il “sito d’intersezione delle due strade” con una “casa rustica e una dozzina di pioppi”.
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