Falsi invalidi: scoperti i meccanismi della truffa per ottenere la pensione di invalidità e di accompagnamento

NAPOLI – Per consentire l’erogazione di pensione di invalidita’ e indennita’ di accompagnamento a persone sane, gli organizzatori della truffa, scoperta dai Carabinieri e dalla Procura oggi a Napoli, creavano pratiche nelle quali inserivano verbali che le commissioni mediche avevano redatto per altri pazienti. In particolare nel caso di Carmela Odierna, la vedova di Nunzio Giuliano, era stato utilizzato un verbale redatto il 30 aprile 2008 per Vittorio S. e relativo a un’ invalidita’ del 66/99 per cento, corrispondente a difficolta’ medio gravi. Grazie a quel documento, la donna – in realta’ mai sottoposta ad alcuna visita medico legale – era stata dichiarata invalida e dal gennaio 2009 riceveva pensione e indennita’. Dalle indagini svolte dai carabinieri della stazione San Giuseppe e coordinate dal pm Giancarlo Novelli e’ emerso inoltre che tutte le false pratiche sono state approntate da un’unica organizzazione, come scrive nell’ordinanza il gip Amelia Primavera. ”La semplice ricognizione delle tipologie dei falsi riscontrati – sottolinea il gip – dimostra in modo chiaro e diretto l’unicita’ di fattura degli stessi e dunque la riconducibilita’ di tutti gli episodi a un’unica organizzazione che, attraverso procacciatori, ha provveduto a reclutare percettori, a realizzare i falsi e ad attivare, anche con la sicura complicita’ di figure pubbliche, le fraudolente procedure di indebita liquidazione degli assegni assistenziali”.

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