CALVI R. – Vi proponiamo la nota che ci è pervenuta dall’editore calvirisortanews Vito Taffuri:
Quando si fa una campagna elettorale, poggiando l’intero impianto di pubblicizzazione politica su una parola come “trasparenza”, si prendono impegni davvero gravosi. Non solo con l’elettorato, ma soprattutto con chi ha messo il proprio voto a disposizione, credendo in quella promessa etica, in un futuro più sereno e impermeabile alle solite storielle delle amministrazioni impastate nella melassa di appalti non proprio cristallini. A Calvi Risorta, il sindaco Giovanni Marrocco non deve essersi accorto di un nome che lega in questi giorni il Comune con l’ordinanza Medea (quella che ha portato all’arresto di mezza classe politica e imprenditoriale della provincia di Caserta). L’Amministrazione calena, lo capiamo bene, è impegnata in un’operazione meritoria che mira a ripulire parte della prestigiosa e preziosissima area archeologica locale, ma questo non giustifica delle piccole leggerezze che, se non curate in tempo come la proverbiale febbricola, potrebbero sfociare in patologie della macchina amministrativa ben più gravi e inestirpabili. Sì, perché se quel Giovanbattista Fontana che appare in molte pagine dell’ordinanza Medea dovesse essere lo stesso Giovanbattista Fontana che si sarebbe appena aggiudicato l’appalto per la costruzione del nuovo depuratore a Calvi, sarebbero davvero dolori per le facce da bravi ragazzi dell’Amministrazione di Calvi Risorta. Si sa, direte voi, i politici caleni in questi giorni sono impegnati a contare gli pneumatici che i Vigili del Fuoco rimuovono dall’etrusco Ponte delle Monache e di certo non possono perdere tempo a leggere un’ordinanza come Medea che, per noi che facciamo questo mestieraccio e maciniamo quintali di carte ufficiali, sembra essere uno dei giunti cardanici del futuro sociale e morale della nostra provincia. Ma ci sembrano troppe le somiglianze dei nomi che appaiono sulle carte giudiziarie e poi spuntano tra gli atti ufficiali del Comune di Calvi Risorta. Oltre al già citato Fontana, ci pare di ascoltare una certa familiarità fonetica con nomi del tipo “Luciano Licenza” e “Claudio De Biasio”. Forse Marrocco non ha ancora letto l’ordinanza Medea, e nemmeno i suoi uomini di maggioranza (e opposizione) pare abbiano tanta dimestichezza con gli atti giudiziari. Siamo sicuri che Marrocco ascolterà questo nostro campanello d’allarme e congelerà, se davvero è stata vinta da Giovanbattista Fontana, quella gara per il depuratore di Calvi. Se così non dovesse essere, beh, allora quella “trasparenza” che si sentiva in campagna elettorale era riferita solo ai vetri dietro ai quali si nascondevano personaggi pronti a vincere gli appalti in provincia di Caserta e anche nella legalitaria Calvi Risorta di Marrocco e maggioranza bella.
C.S.