CALVI R./SPARANISE – A due giorni dal presidio ai cancelli dell’ex Pozzi Ginori organizzato dal Comitato per l’Agro Caleno, arriva la convocazione di un vertice presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. A indire l’incontro il Procuratore in persona, dottoressa Maria Antonietta Troncone che ha chiamato a raccolta nel suo ufficio gli enti e le autorità coinvolte.
Tema della discussione sarà lo stato dell’arte delle operazioni di bonifica di Cava Monti a Maddaloni e della ex Pozzi di Calvi Risorta, con particolare riferimento alla definizione di attività coordinate di intervento. A quattro mesi dalla comparsa delle ‘fumarole tossiche’ le istituzioni battono un colpo, incalzate dalla protesta popolare.
L’incontro si terrà il prossimo giovedì 24 novembre alle ore 15,00. Al vertice sono stati chiamati a partecipare: il Sostituto Procuratore dott. Giacomo Urbano, l’assessore regionale all’ambiente Fulvio Bonavitacola, il Presidente della III^ Commissione Speciale “Terra dei Fuochi” presso la Regione Campania Gianpiero Zinzi, i sindaci dei Comuni di Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro Maggiore, l’A.R.P.A.C. Dipartimento di Caserta nella persona del dott. Agostino Delle Femmine, il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, il Comandante Provinciale del Corpo dei Vigili del Fuoco e il Comandante del 21° Genio Guastatori presso la Caserma Timavo di Caserta.
Se nel caso di Cava Monti di Maddaloni si tratta di fare il punto delle operazioni di bonifica previste, a proposito della grave situazione determinatasi all’ex Pozzi Ginori, oltre alla bonifica, in agenda è stata inserita l’urgente determinazione delle misure necessarie a fermare le emissioni tossiche che, si legge nel documento di convocazione, risultano pericolose e nocive per la salute pubblica.
Qualcosa dunque sembra muoversi e, se dal Comitato fanno sapere di aver già fissato in calendario ulteriori iniziative di lotta fino alla risoluzione del problema, resta alta l’attenzione delle comunità dell’Agro Caleno colpite da un vero e proprio disastro ambientale tutt’ora in corso.
La convocazione del vertice renderà delusi gli scettici, coloro i quali, nonostante le numerose vittorie inanellate dal fronte ambientalista, continuano a sostenere l’inutilità della battaglia popolare anteponendo il proprio ego all’assoluta centralità del bene comune. Hanno perso, invece, un’occasione di dimostrare di avere una ragione d’esistere i tanti politici di Calvi, Sparanise e Pignataro che domenica scorsa hanno preferito andarsene in giro a fare le scampagnate, magari in diretta streaming, mentre i cittadini difendevano la propria terra e la propria salute.
Ora si tratterà di capire se l’incontro risulterà fruttuoso, se lo Stato riuscirà a colmare il deplorevole ritardo di ben quattro mesi nella risoluzione dell’emergenza fumarole e se qualche risposta concreta si saprà finalmente fornire dopo quarant’anni di complice silenzio.
Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com)