VITULAZIO – Il mio partito, Rifondazione Comunista è in questi giorni oggetto di una discussione abbastanza paradossale, il tema in questione è sempre la vicenda Gassificatore a Capua, una vicenda che ha avuto negli ultimi tempi una indubbia presa di coscienza da parte di ampi strati della popolazione non solo capuana e in special modo nei movimenti e nei comitati dei comuni limitrofi che si battono contro l’inceneritore di Capua. Si è creato un vero e proprio movimento popolare formato da associazioni , comitati, forze politiche, singoli cittadini, che insieme cercano di dare risposte e proposte a questa battaglia di speranza e di riscatto della nostra terra. Rifondazione Comunista ha seguito da subito la vicenda e da subito ha avuto le idee chiare su quale doveva essere la strada da percorrere per influire nel concreto sulle scelte dell’amministrazione Antropoli rispetto all’Inceneritore, abbiamo ribadito senza se e senza ma la nostra ferma contrarietà all’Impianto e la nostra convinzione che questo progetto è una iattura da scongiurare per la salvaguardia della salute dei cittadini e del territorio dell’Agro Caleno. Ma queste scelte il più delle volte sono calate dall’alto delle amministrazioni locali e la volontà popolare conta poco se non si munisce di strumenti per contrastare il potere del più forte, ora noi sul territorio abbiamo nel concreto tre possibilità di interferire e contrastare questa scelta, il ricorso al Tar, la mobilitazione popolare, il Referendum. E’ su quest’ultimo che Rifondazione vuole mettere l’accento, noi lo abbiamo proposto sin dal mese di ottobre del 2011, come dimostrano i nostri documenti di partito, lo abbiamo proposto perché riteniamo che difronte alla cocciutaggine dell’amministrazione capuana di voler proseguire su questa strada nefasta e deleteria dell’Incenerimento a tutti i costi, l’unica soluzione davvero democratica è passare la parola al popolo, attraverso il referendum consultivo o speriamo a breve anche abrogativo e propositivo. Francamente non riusciamo a capire l’improvviso coro di diffidenza su questa nostra idea, referendum si badi chiesto ad alta voce dal movimento e da numerosi esponenti no gas, nell’ultimo consiglio comunale aperto di Capua dell’8 maggio . La cosa più sconcertante è sentire che le proposte fatte da altri sono riflessioni giuste e legittime , le proposte fatte da noi che non ci siamo mai pentiti di essere espressione di un partito politico, sono proposte calate dall’alto e non si sa bene da chi. Sinceramente questo clima a noi non piace, Rifondazione Comunista è una forza politica autonoma con una propria visione della politica e del modo di fare politica, noi crediamo ancora fermamente nel partito come espressione degli interessi collettivi e di classe, partito come congiunzione della società con le istituzioni democratiche, in politica ci sono livelli decisionali nei quali bisogna assolutamente esserci per influenzarne le dinamiche, altrimenti si resta nella protesta anche intelligente ma fine a se stessa. Un ultima riflessione di carattere generale, nella vita come in politica è legittimo cambiare idea, in modo chiaro e intelligente, cambiare idea è un diritto, ma restare coerenti sulle proprie posizioni e lottare per poterle affermare non deve essere considerato un reato di lesa maestà per chi non è d’accordo su quelle tesi.. Rifondazione Comunista è fermamente decisa a dare la parola al popolo sovrano e si attiverà nei prossimi mesi perchè ciò avvenga, ovviamente la nostra proposta la sottoporremo al confronto e alla discussione politica con tutti i soggetti che vorranno ascoltare e capire le nostre ragioni, cosi come noi abbiamo sempre prestato ascolto alle ragioni degli altri ma non per questo ci sentiamo di rinunciare alle nostre, il centralismo democratico è storia di altri tempi e il tentativo di Rifondazione è proprio quello di Innovare profondamente una teoria e una prassi Comunista, a differenza di chi non osa più definirsi Comunista ma continua ad usare tutti i suoi vecchi arnesi…
Michele Merola
Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Rifiuti Zero Vitulazio