CAPUA – Di seguito il comunicato stampa del movimento No Gas:
Il movimento No Gas accoglie con grande favore la notizia apparsa stamane sulla stampa secondo cui l’iter per l’insediamento di un gassificatore nella città di Capua sarebbe stato bloccato. In virtù di quanto si apprende, in Regione qualcuno si è accorto che rispetto alla fattibilità di un impianto del genere sul territorio di Capua (che, è bene ricordarlo, è una delle 44 città più inquinate d’Italia ove un’opera di bonifica sarebbe urgente) esistono una serie di criticità. In primis, il terreno individuato dal sindaco Antropoli non sembrerebbe essere nella disponibilità del Comune essendo di proprietà dell’ASL, e a poco sono servite le manovre della Provincia di Zinzi che ha tentato di rimandare la questione ad un contenzioso tra i due enti che ne rivendicano il possesso. In secondo luogo, il terreno individuato non è classificato zona ASI e, quindi, non è di per sé idoneo alla realizzazione di un impianto di termovalorizzazione. In ultimo, ma di non minore importanza, il trend positivo della raccolta differenziata,faticosamente ottenuta dai cittadini dopo anni di lotte nei comitati ambientalisti, rende praticamente inutile un impianto del genere che, per funzionare al meglio, andrebbe ad intralciare la raccolta finalizzata al riciclo ed al riuso dei materiali. Queste notizie, che vanno nella direzione di confermare quanto da più di un anno i cittadini riuniti nel movimento NoGas vanno sostenendo attraverso innumerevoli manifestazioni ed interventi, devono essere intese come un ulteriore motivo di mobilitazione, nella necessità di riaffermare, oggi più che mai, le ragioni di un secco “No” al gassificatore di Capua. Quello di cui abbiamo bisogno, in Terra di Lavoro come nel resto della Campania, è il rafforzamento ed il consolidamento della raccolta differenziata e della filiera del riciclo e del riuso, dell’affermazione di una strategia di riduzione a monte dei rifiuti e di tutte quelle politiche virtuose che vadano nella direzione di trasformare i materiali, normalmente trattati come rifiuti, in una risorsa per la collettività. È necessario imporre un’inversione di tendenza netta ed aprire alle popolazioni interessate la partecipazione diretta alle scelte, disconoscendo la pratica delle decisioni a porte chiuse che spesso hanno dimostrato di essere ispirate a logiche speculative piuttosto che all’esigenze dei cittadini.Il movimento NoGas ha messo in cantiere diverse iniziative che si terranno nei prossimi giorni, e che saranno mantenute nonostante il probabile stop all’impianto, nella ferma convinzione che la partecipazione diretta di tutti e tutte sia l’unica via per uscire dall’attuale disastrosa situazione sul fronte ambientale e dei beni comuni.
Movimento NoGas