Gesù di Nazaret, un processo che ha cambiato la storia dell’umanità

Gesù di Nazaret, un processo che ha cambiato la storia dell’umanità

C’è un processo celebrato duemila anni fa che senza ombra di dubbio ha radicalmente cambiato la storia di una fetta consistente di umanità: si tratta del processo a Gesù di Nazaret, il Messia di miliardi di cristiani sparsi in ogni angolo del pianeta. Un processo che, per utilizzare il linguaggio giudiziario, andava riaperto per poter fare luce su di una serie di elementi ancora non del tutto chiari. Adesso a riaprire le indagini dopo duemila anni è stato Luigi Garofalo che nel libro “Gesù – Il Processo” (Solferino Editore, 143 pagine, 9,90 Euro) costruisce un’indagine seria, appassionante e originale che getta luce su di una pagina fondamentale della storia, non solo per quanto riguarda i suoi risvolti religiosi, soffermandosi su alcuni aspetti meno esplorati delle ultime ore di vita di Gesù.
Il professore Luigi Garofalo, che si occupa di diritto romano ed è membro della Real Academia de Jurisprudencia y Legislacion di Spagna, profondo conoscitore della giurisprudenza antica, riesce a scendere nel profondo delle fonti storiche per ricavarne indizi utili a ricostruire il contesto in cui maturò il processo a Gesù. Il quadro che viene fuori, anche dal punto di vista tecnico, è quello del processo ad un giusto come aveva già riconosciuto uno dei centurioni presenti durante la crocifissione, secondo il racconto evangelico. Chi sia stato il responsabile di questo caso di giustizia arbitraria è tema dibattuto dalle origini della cristianità, vicenda che vede sul banco degli imputati da un lato il procuratore romano della Giudea, Ponzio Pilato – che, come è noto, se ne lavò le mani e non volle prendere decisioni sul destino di Gesù – dall’altro il Sinedrio, ovvero il supremo consiglio ebraico, che anche sotto la dominazione romana continuava ad avere importanti compiti nella direzione degli affari pubblici e nell’amministrazione della giustizia. Se al Sinedrio può ascriversi l’accanimento con cui i suoi membri sostennero la colpevolezza di Gesù per violazione delle norme a protezione della maiestasdel popolo romano e del principe, a Ponzio Pilato va imputata l’inosservanza di regole basilari del diritto alle quali si sarebbe dovuto attenere. Il saggio di Luigi Garofalo, con acume e competenza, cerca di fare luce su tanti lati ancora oscuri che portarono alla condanna a morte di Gesù, utilizzando i racconti degli evangelisti, la storiografia e il diritto romano come materiale probatorio di un processo riaperto dopo duemila anni.

Massimiliano Palmesano

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