Gioco d’azzardo, all’Istituto scolastico di Vitulazio “Il pericolo si impara a scuola”

Gioco d’azzardo, all’Istituto scolastico di Vitulazio “Il pericolo si impara a scuola”

VITULAZIO – Favorire un percorso formativo che garantisca il successo scolastico senza alcuna ingerenza di fattori devianti, è come la ricerca del Sacro Graal da parte dei Templari nella Gerusalemme dell’anno mille, sebbene in ogni caso la scuola sente forte il dovere di agire ed interagire per raggiungere il massimo degli obiettivi possibili a favore dei discenti. E’ soprattutto in questa direzione che si colloca il Progetto Continuità dell’IAC di Vitulazio, retto dal Dirigente scolastico Giacomo Coco.
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo..” è il tema centrale del “progetto continuità” della “Benedetto Croce” che ha posto alla comunità scolastica, e alla più vasta comunità cittadina, un tema scottante e alla ribalta delle cronache soprattutto in questi ultimi mesi,. Si parla delle dipendenze, in particolare del gioco d’azzardo. E se è vero che la teoria del calcolo delle probabilità può essere un antidoto contro il gioco d’azzardo anche di natura patologica, la scuola vitulatina non ha voluto lasciare nulla di intentato perché il pericolo, tra l’altro, s’impara appunto tra i banchi di scuola. La parola stessa può indurre in inganno: gioco, in fondo, è solo un gioco. Qualcosa di divertente, per passare il tempo, magari per emulare gli adulti. Iniziare è facile, soprattutto con le ricevitorie autorizzate dallo Stato che, nonostante il divieto di qualche anno fa che le ponevano ad una certa distanza dalle scuole, sono spesso a portata di mano dei piccoli alunni, fatto che almeno in apparenza non comporta alcun rischio per i gestori e le famiglie, ma la cui attrattiva per il gioco può diventare nel tempo, per gli alunni, l’inizio di una dipendenza che li avvolge come in una spirale dalla quale è difficilissimo uscire. Questa particolare forma di dipendenza non è sfuggita al team del Dirigente Giacomo Coco che si occupa di continuità ,come non si sono lasciati nemmeno sfuggire che la questione richiede specifiche iniziative di prevenzione, fin dalla più giovanissima età. La collaborazione con Enti esterni alla scuola, e in questo caso con l’associazione no profit “Leo Amici” diventa determinante per un approccio meno tecnico e più giocoso con la difficile problematica. L’elaborazione di una serie di attività grafiche, in un concorso a premi, sotto forma di coloratissimi cartelloni a tema, è stata fondamentale per il coinvolgimento degli alunni e delle alunne interessate. Quelli più significativi, in particolare, sono stati premiati dalla dott.ssa Caputo in persona, presidente della prestigiosa associazione. Ed ecco il nome della vincitrice : l’alunna Maria Sole Gentile della classe 5^A del plesso “G.L. Radice”.
E tutto in questo in nome della Continuità che, come riportato dalla C.M. n. 339 del 18/11/1992, “si propone anche di prevenire le difficoltà che sovente si riscontrano, specie nei passaggi tra i diversi ordini di scuola, e che spesso sono causa di fenomeni come quello dell’abbandono scolastico. Fattore determinante perché …” è in quest’ottica che non sono mancati, attraverso l’accoglienza, i contatti “ponte” tra i diversi ordini di scuola dove tutti sono stati accolti nelle singole classi per assistere alle lezioni dove tra qualche mese saranno essi stessi attori…”. Intanto, il gruppo di lavoro dell’IAC di Vitulazio, si avvia alla conclusione dell’iter didattico attraverso l’organizzazione di un convegno/dibattito sulla tematica, dove i protagonisti saranno solo alunni e genitori.

Anna Aurilio

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