PIGNATARO MAGGIORE – L’opinione pubblica locale sempre più curiosa di sapere come finirà lo scontro tra il sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, e l’assessore alla cultura Rossella Del Vecchio, arrivati ai ferri corti per il caso del “Gruppo sociale La Felicità”, l’associazione culturale i cui componenti sono tutti o amici o parenti della famiglia Lubrano (quella del defunto capomafia “don” Vincenzo Lubrano, condannato all’ergastolo per l’omicidio Imposimato). Come è noto, il sindaco ha avuto l’idea di firmare un accordo di partenariato con l’associazione lubranesca, mentre l’assessore – dopo aver votato a favore della relativa deliberazione di Giunta del 4 luglio 2019 senza leggere le carte – con una PEC-bomba al dirigente dei servizi amministrativi comunali, dottor Salvatore Vito, ha sollecitato la richiesta di informazioni antimafia sul “Gruppo sociale La Felicità” il 26 luglio 2019 e poi ha attaccato frontalmente Giorgio Magliocca nella seduta del Consiglio comunale del 26 maggio 2020, lasciandogli per intero la paternità dell’iniziativa incredibilmente anti-camorra (in collaborazione con amici e parenti dei Lubrano).
A Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale, la tensione è alle stelle. In data 25 giugno 2020 l’assessore alla cultura e consigliere comunale Rossella Del Vecchio ha fatto registrare la sesta assenza consecutiva alle riunioni di Giunta; in precedenza era stata assente alle sedute del 23 e del 28 maggio e del 9, del 16 e del 23 giugno 2020 (a parte pubblichiamo le sei deliberazioni di Giunta comunale da cui risultano le citate assenze). Questa volta, il 25 giugno 2020, non si è fatto vedere in Giunta (per motivi che non conosciamo) nemmeno il vice-sindaco Antonio Palumbo, che secondo nostre fonti si potrebbe trovare in grande imbarazzo quando si tratterà di schierarsi o con il sindaco (padre dell’accordo con il “Gruppo sociale La Felicità”) o con l’assessore alla cultura (fortemente contraria, nonostante l’incauto voto favorevole alla suddetta deliberazione di Giunta del 4 luglio 2019). E c’è chi ricorda che nella famosa riunione di Giunta del 4 luglio 2019 Antonio Palumbo era provvidenzialmente (per lui) assente, come l’assessore Gerardo Del Vecchio. Rossella Del Vecchio, invece, con la sua presenza determinante per raggiungere il numero legale diede inconsapevolmente man forte alla manovra del sindaco e di un altro assessore, Vincenzo Romagnuolo, quest’ultimo per coincidenza molto vicino ai compari e “cumparielli” del “Gruppo sociale La Felicità”. Nell’opinione pubblica, intanto, ci si chiede se Rossella Del Vecchio (che ha fatto fallire le iniziative del “Gruppo sociale La Felicità”) si dimetterà, se aspetterà di essere cacciata da Giorgio Magliocca o se tutti e due faranno finta di nulla. Certo è che sarebbe difficile da spiegare, se tutto finisse “a tarallucci e vino”, quale terreno di incontro hanno trovato il sindaco favorevole all’associazione lubranesca e l’assessore che ha sollecitato la richiesta di informazioni antimafia.
Nella foto che pubblichiamo – scattata dal giornalista Enzo Palmesano – l’assessore Rossella Del Vecchio con il dirigente dei servizi amministrativi Salvatore Vito dopo la seduta del Consiglio comunale del 23 giugno 2020.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it