Giovedì 28 aprile 2016 al Teatro Elicantropo di Napoli “Il catalogo”, testo e regia Angela Di Maso

Giovedì 28 aprile 2016 al Teatro Elicantropo di Napoli “Il catalogo”, testo e regia Angela Di Maso

NAPOLI -La vita di coppia, il desiderio di un figlio che non arriva e tutto quel che c’è da sapere sulla sterilità affettiva, attraverso la dolorosa esperienza di Eric e Rose cui un’azienda “sperimentale” promette una conclusione felice, sono gli elementi drammaturgici della piéce Il catalogo scritta e diretta da Angela Di Maso, in scena al Teatro Elicantropo di Napoli da giovedì 28 aprile 2016 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 1 maggio), e presentata da Itinerarte.

Segnalato tra le Opere migliori al Concorso di Drammaturgia Nazionale 2015 “Donne e Teatro”, ed edito dalla Casa Editrice Romana Borgia, ne Il catalogo, Angela Di Maso, anche musicista, compone una partitura volutamente non lirica, in cui il movimento incalzante e feroce delle parole amplifica il suono del concetto di sterilità, creando assonanza, e dissonanza, con la sterilità dei sentimenti di cui gli esseri umani sembrano ormai essere pervasi.

La storia di Eric e Rose Portman (interpretati da Giuseppe Cerrone e Patrizia Eger) è una vicenda comune, quella di una coppia sterile che desidera avere un figlio, costi quel che costi. Ma è noto che il desiderio di diventare genitori spesso si scontra con la lenta e inesorabile burocrazia che può trasformare il legittimo desiderio in un percorso anche buio.

Essenziale si rivelerà la scelta del giusto “catalogo” in cui sono elencate tutte le caratteristiche, fisiche, caratteriali e intellettive, del tanto anelato “figlio perfetto”.

Ad accoglierli in un ufficio in fase di trasloco, sarà un addetto alle vendite, il signor Law (Massimo Finelli), antitesi alla legge, che invece di dare loro questo fantomatico catalogo, li consegnerà a se stessi e alle verità nascoste che reggono il desiderio di un figlio e la loro vita di coppia.

“E’ un testo dalla drammaturgia grottesca – spiega l’autrice Angela Di maso – che evidenzia le brutture umane di una coppia che, alle prese con la necessità di scegliere i connotati del tanto sospirato figlio, si trova di fronte alle menzogne, ai limiti e alle meschinità del proprio essere”.

Di fronte al ”catalogo”, offerto loro dal Sig. Law, i Portman vanno in pezzi. Si ritrovano, così, avviluppati in un percorso che li porterà a scandagliare se stessi, scherniti e umiliati dallo stesso Law, preso e compreso dal volere smascherare i loro infingimenti.

Così, mentre fallisce una transazione, una transizione ha inizio: il graduale svuotamento dei protagonisti.

Il disegno luci dello spettacolo è affidato a Cesare Accetta, gli elementi scenografici ad Armando Alovisi, i costumi e il make-up ad Alessandro Varriale.

 

Il catalogo testo e regia Angela Di Maso

Napoli, Teatro Elicantropo – dal 28 aprile all’1 maggio 2016

Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)

Info al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio) email promozionelicantropo@libero.it

Da giovedì 28 aprile a domenica 1 maggio 2016

Napoli, Teatro Elicantropo

(da giovedì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.00)

Itinerarte

presenta

 

Il catalogo

drammaturgia e regia Angela Di Maso

con

Massimo Finelli, Il signor Law

Patrizia Eger, Rose Portman

Giuseppe Cerrone, Eric Portman

elementi scenografici Armando Alovisi

disegno luci Cesare Accetta

tecnico luci Cinzia Annunziata

costumi e make-up Alessandro Varriale

grafica Exstudio

durata della rappresentazione 60’ circa, senza intervallo

Eric e Rose Portman sono una coppia sposata da anni e impossibilitata ad avere figli. La burocrazia in materia di adozioni è lenta e perciò decidono di rivolgersi ad un’azienda “sperimentale” che risolverebbe il problema, fornendogli immediatamente un bambino.

Essenziale si rivelerà la scelta del giusto catalogo in cui sono elencate tutte le caratteristiche, fisiche, caratteriali e intellettive, del tanto anelato “figlio perfetto”.

Ad accoglierli in uno ufficio in fase di trasloco sarà un addetto alle vendite, il signor Law – antitesi alla legge -, che invece di dare loro questo fantomatico catalogo, li consegnerà a se stessi e alle verità nascoste che reggono il desiderio di un figlio e la loro vita di coppia.

Si tratta di decidere i connotati di un figlio, carnale o dichiarato tale, avendo rinunciato a cambiare i propri. Così, mentre fallisce una transazione, una transizione ha inizio: il graduale svuotamento dei protagonisti.

Segnalato tra le Opere migliori al Concorso di Drammaturgia Nazionale 2015 ‘Donne e Teatro’, ed edito dalla Casa Editrice Romana Borgia, ne Il catalogo, Angela Di Maso, anche musicista, compone una partitura volutamente non lirica in cui il movimento incalzante e feroce delle parole amplifica il suono del concetto di sterilità, creando assonanza, e dissonanza, con la sterilità dei sentimenti di cui gli esseri umani sembrano ormai essere pervasi.

 

 

Note di regia

 

“Quei figli che non avremo, sapessero la felicità che ci devono!”

Emil Cioran

 

 

 

Il catalogo è un disumano processo di umanizzazione.

Tratta di sterilità; ma quella riferita ad una coppia impossibilitata ad avere figli, diventa ben presto un appiglio per scandagliare altro, e cioè la sterilità affettiva.

I protagonisti della pièce, il sig. Law e i coniugi Eric e Rose Portman, sono una (im)perfetta sintesi della bruttura umana

Non c’è un’oncia di bene. Puro, disinteressato; né tenerezza o pietà.

Ognuno ha uno scopo ben preciso e sa che per arrivare in fondo dovrà sfruttare l’altro, fino a spezzargli il cuore.

Law schernisce e umilia i Portman, smascherando i loro infingimenti.

Non si tratta solo di puro sadismo da parte sua, ma la necessità di volere e dovere chiamare le cose col proprio nome. E se si chiama infelicità, che infelicità sia, perché per quanto assurdo possa sembrare, l’unico modo che abbiamo per annientare l’altro è mostrarci esattamente per quello che siamo. Con limiti o certezze; purché siano reali.

Apparire sereni, sicuri, mentre si sta affondando, dà fastidio e basta poco, pochissimo per svelare verità nascoste.

Proprio come accade ai Portman, ridotti a scatole vuote.

Nella grottesca scrittura drammaturgica è insita la surreale e minimalista costruzione registica, per un teatro di parola.

La rabbia è repressa, e repressione. L’inumanità è offerta sottovoce, con gentilezza.

Perché si sa, la gentilezza è una potente arma di seduzione.

Nel bene. Nel male.

 

Angela Di Maso

Commenta con Facebook