PIGNATARO M. – Gli alunni delle classi terze della Scuola Primaria “Don Bosco” e quelli delle classi quarte della Scuola Primaria “G. Pascoli” di Pignataro Maggiore, sabato 12 maggio prossimo, alle ore 11. 50 , saranno ospiti della trasmissione di Alex Revelli, condotta da Antonella Clerici su RAI uno, “La prova del cuoco”. Ieri sera si è conclusa la registrazione che andrà in onda appunto domani. Lo scopo è quello di fare educazione alimentare “dal vivo” con i grandi chef. Dopo tre ore di registrazione, quindi, (dalle ore 15 alle 18 di ieri) negli studi Dear della RAI di Roma, quindi, i piccoli studenti della primaria di Pignataro sono in attesa di apparire in video. La trasmissione cui hanno partecipato 60 studenti, accompagnati dalle insegnanti Teresa Bovenzi, Giuseppina Mercone, Anna Magliocca, Giovanna De Rosa e Ricci Silvia, è stata condotta da Antonella Clerici ed Anna Moroni con la collaborazione di Wilma Goic e Rita Forte. La scuola pignatarese è stata salutata all’inizio e durante la trasmissione e sono stati fatti vedere in bella mostra i numerosi cartelloni sulla corretta alimentazione, curati dagli alunni della scuola. Durante la trasmissione si parlerà anche di cucina etnica proveniente dal “Deserto Marocchino” con un buffet a base di Cous Cous di Carne e Verdure, Zuppa con Ceci e Lenticchie, Pane Arabo e Sfoglie ripiene di verdure, alla scoperta di gusti estremamente interessanti. E´ sperimentalmente provato che da cosa nasce cosa pertanto per la prossima puntata de La prova del cuore anche gli alunni si prepareranno ad un una corretta educazione alimentare. “C’è da giurare – spiega l’insegnante Mercone Giuseppina – che sarà una giornata interessante e coinvolgente: posso garantire che si scopriranno gusti nuovi, ma allo stesso tempo antichi che ci fanno comprendere come le mescolanze gastronomiche fra i popoli del bacino del mediterraneo sono parte della nostra stessa cultura culinaria. Il gusto e la condivisione del cibo vanno oltre le diversità perché il linguaggio della cucina è universale. Non mancheremo comunque di promuovere la nostra Terra di Lavoro.
Paolo Mesolella