VITULAZIO – In vista delle elezioni amministrative della primavera prossima per l’elezione del Sindaco e il rinnovo del Consiglio Comunale di Vitulazio, i dilemmi più profondi avanzerebbero tra le varie file degli “anti-Romano”, catalizzati in due, tre o forse quattro fronti che per non fare la cosiddetta “accozzaglia”, ovvero mettendosi insieme malgrado le divisioni, i rancori personali e le storiche diversità. Così potrebbero presentarsi alle elezioni divisi e regalare la vittoria al professor Luigi Romano che, nonostante l’arresto e il rinvio a giudizio, si ricandiderà più motivato e rafforzato. Stiamo parlando degli ex Consiglieri Comunali in seno alla passata minoranza, l’avvocato Raffaele Russo, il medico Achille Cuccari, le signore Giovanna Del Monte e Giovanna Lina Scialdone (quest’ultima sorella del più noto Antonio Scialdone). Senza poi trascurare l’impegno di partiti e movimenti: la locale sezione del Partito Democratico – con il segretario Francesco Di Gaetano e il presidente Mario De Rosa -, gli attivisti di Vitulazio 5 Stelle – tra i quali spuntano i nomi di Luigi Taddeo, Olindo Del Core, Francesco Pagano -, ed infine, il neonato gruppo “Vitulazio, Libera e Forte” della professoressa Rosanna Scialdone.
Sarà molto difficile che tutti questi gruppi e personalità politiche vitulatine trovino un punto di incontro appoggiando un unico candidato alla carica di Sindaco che si contrapponga alla lista che sarà capeggiata da Romano. Quest’ultimo alle amministrative del 2014 conquistò 1934 voti (41,51%) che gli regalarono, senza sé e senza ma, la vittoria superando finanche la lista che rappresentava l’allora amministrazione uscente, quella capeggiata dal medico Cuccari, che si fermò a soli 1389 voti (29,81%), con uno scarto di ben 545 voti. In quell’occasione, infatti, un buon risultato venne anche raggiunto dalla lista dell’avvocato Raffaele Russo che riuscì ad ottenere ben 1129 (24,23%), soltanto 260 voti in meno della lista del sindaco uscente. Nel 2014, oltre alle liste di Cuccari, Romano e Russo, venne presentata anche quella del Movimento 5 Stelle, con il candidato a sindaco Michele Buonocore che ottenne solamente 206 voti complessivi (4,42%).
In tutta questa macelleria elettorale, tra “spezzatino” e “macinato”, emerge che: l’avvocato Raffaele Russo riuscirebbe a compattare intorno a sé l’ex vicesindaco defenestrata da Romano, la signora Giovanna Del Monte ed anche la sezione del Partito Democratico, con l’avvocato Mario De Rosa e l’emergente Francesco Di Gaetano, oltre ad una buona parte del suo gruppo storico composto da Arcangelo Ciriello, Michela Cioppa, Salvatore Russo, Benedetto Natale, ecc., mentre l’architetto Immacolata Bernardo (ex Consigliere Comunale) avrebbe deciso di non ricandidarsi. Il medico Achille Cuccari, invece, si ritroverebbe alle prese con “un moribondo” in “emorragia”. La sua vecchia lista del 2014, denominata “Vivi Vitulazio”, che risultava composta da Giovanna Lina Scialdone (434 voti), Rosanna Scialdone (238 voti), Antimo Scialdone (225 voti), Antonio Cioppa (221 voti), Giovanni Martone (177 voti), Giovanna Pezzulo (152 voti), Lorella Terlizzi (144 voti), Pasquale Cammuso (127 voti), Alessandro Di Lillo (115 voti), Aurelio Scialdone (112 voti), Sergio Carusone (101 voti) e Luigi Di Maio (41 voti), risulterebbe sgrovigliata. Quasi certe le non candidature dell’infermiere Antimo Scialdone e di Antonio Cioppa, e la corsa in solitaria della professoressa Rosanna Scialdone con il Movimento “Vitulazio, Libera e Forte”.
L’emorragia profonda potrebbe essere provocata dalla più votata nella storia repubblicana vitulatina, ovvero Giovanna Lina Scialdone. Infatti, il fratello maggiore di quest’ultima, il più noto Antonio Scialdone, impegnato politicamente al fianco del Sottosegretario di Stato alla Difesa, l’Onorevole Gioacchino Alfano, avrebbe quasi strappato il “cordone ombelicale” con il medico Cuccari, avanzando l’ipotesi di “partorire” una sua lista e determinando la fuoriuscita da “Vivi Vitulazio”, non solo della sorella ma anche di altre tre o quattro persone già candidate nel 2014 e che raccolsero un ottimo successo elettorale, malgrado il quadro complessivo risultò più che negativo. Scialdone, da sempre impegnato non solo nell’ambito della spazzatura ma anche in quello politico, al momento incandidabile ed ineleggile (risulta condannato per calunnia), avrebbe individuato il candidato alla carica di Sindaco per una nuova “diabolica lista”. Si tratterebbe di un noto professore, molto impegnato nell’ambito sindacale e con un passato da commerciante di “preziosi”.
In conclusione, visto che mancherebbero circa quattro mesi dalla data non ancora ufficiale delle elezioni comunali, e meno di tre mesi da quella prevista per la presentazione delle liste, trascorsi questi altri pochi giorni dedicati a quelle politiche del 4 marzo, inizierà il “circo elettorale” per l’assemblaggio degli schieramenti che sarà caratterizzato da voci, accordi, indiscrezioni, conferme e smentite. Inutile ribadire che da oltre 20 anni, e cioé dal lontano 1994 e prima dell’odierna gestione prefettizia, il Municipio di Vitulazio, con tutte le vicende della speculazione edilizia, della zona industriale e degli scandali sui rifiuti, è stato governato da soli due individui, nelle persone di Luigi Romano ed Achille Cuccari, che prima erano alleati e si alternavano tra sindaco e vice-sindaco e poi, dopo l’insanabile rottura del 2007, sebbene “semi-litigiosi”, si sono scambiati la fascia tricolore per altri due mandati. Oramai il popolo vitulatino, oriundo e quello da poco radicatosi in paese, si è assuefatto nello scegliere questi due “matusalemmi” della “politica paesana” nel ruolo di Sindaco, sebbene negli anni sono state riproposte delle alternative valide al duo Romano-Cuccari.
Ricordiamo che alle comunali del 2014, gli elettori hanno espresso due preferenze all’interno di una stessa lista e riferite a candidati di sesso opposto, cosi come riportato nel file che vi alleghiamo a margine, con nomi, cognomi e voti.
risultati-elezioni-comunali-2014-vitulazio
22-02-2017
Alfredo Di Lettera