VITULAZIO – La faccenda dell’oscura gestione dei rifiuti al Comune di Vitulazio, è stata ritenuta interessante e pregevole di citazione in una precisissima relazione che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, guidata dalla dottoressa Maria Antonietta Troncone, ha trasmesso alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite e connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esse connesse, organismo di inchiesta del parlamento che si occupa delle “Ecomafie” e presieduta dall’Onorevole Alessandro Bratti. Nella relazione dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, consegnata a margine dell’audizione dei rappresentanti istituzionali (magistratura, forze dell’ordine, etc.) che in Campania si occupano dei reati ambientali, tenutasi presso la Prefettura di Napoli lo scorso 25-10-2017, viene mostrato un quadro inquietante che “incornicia” l’intero ciclo dei rifiuti campano.
Da un’attenta disamina della relazione firmata dai Sostituti Procuratori, componenti la Quarta Sezione Indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, competente in materia di reati ambientali (composta da: dott. Vincenzo Quaranta; dott. Giacomo Urbano; dott. Domenico Musto; dott. Sergio Occhionero; dott.ssa Stefania Pontillo), il Comune di Vitulazio viene più volte citato per una serie di inchieste che lo coinvolgono e sulle quali, prima dell’arrivo delle manette, dei sequestri e degli avvisi di garanzia da parte dell’Autorità Giudiziaria, avevamo condotto una serie d’inchieste giornaliste a “puntate” e regolarmente riportante sulle nostre pagine telematiche, con tanto di documenti, foto e video acclusi. Stiamo parlando delle inchieste riguardanti sia le “pesate” della frazione umida dei rifiuti che quella dei “proventi economici” guadagnati dalla vendita dei materiali ricavati dalla raccolta differenziata. Infatti, tra il mese di gennaio e febbraio del 2017, conducemmo diverse inchieste giornalistiche che vi alleghiamo a margine con i rispettivi link, per poi avere la conferma di quanto da noi sostenuto (a mezzo stampa) già sei mesi prima del blitz condotto delle forze dell’ordine all’esito dell’inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Su tali fatti, da noi denunciati a mezzo stampa, anche il Commissario Straordinario del Comune di Vitulazio, il vice-Prefetto, dott.ssa Daniela Chemi, ha sancito la costituzione di parte civile dell’Ente Comunale poiché danneggiato dai reati di cui alla richiesta di rinvio a giudizio.
A prova di tutto ciò, oltre a riportarvi qui a margine il file integrale della citata relazione della Procura Sammaritana, composta da ben 30 pagine, abbiamo estrapolato le parti salienti e riguardanti proprio il Comune di Vitulazio. Infatti, dalla relazione consegnata alla commissione d’inchiesta sulle “ecomafie” si legge: “Vicenda Esogest Ambiente – Ilside (imprenditore Sorbo Luciano), Atra indagine riguardante soggetti raccoglitori e/o trasportatori di rifiuti è iscritta nel proc. penale n. 7651/2017 IRG mod. 21. All’esito delle attività investigative, in data 20 giugno 2017, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nonché ad un decreto di sequestro preventivo per l’importo di 381.681,00 euro, provvedimenti emessi dall’ufficio GIP, nei confronti di Sorbo Luciano, amministratore delegato della Esogest Ambiente nonché procuratore speciale di Gesia spa (capitale sociale pari a 2.179.000 euro), ditte specializzate nel settore dello smaltimento rifiuti, perché ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata e falso. Le risultanze raccolte hanno permesso di delineare le incolpazioni provvisorie in capo all’imprenditore Sorbo Luciano, la cui condotta criminosa si è estrinsecata nell’alterazione del sistema di pesatura degli automezzi che conferivano i rifiuti della categoria umido/organico, Cod. Cer 2001008, presso 10 stabilimento Gesia di Pastorano, in modo tale da far apparire un quantitativo di rifiuti superiore rispetto a quello reale, inducendo in errore, circa i dati riportati nei formulari e nelle fatture, i Comuni di Vitulazio e Bellona che corrispondevano così, a favore della ditta, importi gonfiati. In realtà le investigazioni, i cui risultati sono soltanto parziali, hanno consentito di disvelare un collaudato sistema truffaldino mediante il quale il Sorbo è riuscito ad alterare sistematicamente i dati inerenti il peso rilevato dei camion che smaltivano i rifiuti organici, facendo in modo da far apparire che presso lo stabilimento della Gesia veniva smaltito un quantitativo di rifiuti ben superiore a quello effettivo, lucrando ingenti importi sulla differenza. L’episodio di importante rilevanza investigativa, al fine di riscontrare in modo incontrovertibile il delitto di truffa, ha riguardato i verbali di contestazione emessi dal Comune di Vitulazio nell’ottobre 2014, i quali descrivono le operazioni compiute da personale della polizia locale, concernenti il controllo, avvenuti in vari giorni consecutivi, prima dello scarico presso la Gesia, degli automezzi addetti alla raccolta rifiuti. In particolare, dalla verifica in questione emergeva che, nei giorni di verifica, il peso totale del mezzo registrato presso la ditta Gesia di Pastorano era pari al doppio di quello effettivo e tale marcata differenza di peso comprovava in modo inequivoco che la bilancia della ditta Gesia era stata alterata, al fine di attestare un peso di gran lunga superiore a quello effettivo, consentendo la contabilizzazione, a carico del comune di Vitulazio, di un quantitativo di rifiuti ben superiore a quello effettivamente ricevuto nell’impianto di Pastorano. Si pensi che, a fronte di una media regionale di produzione dell’umido pari a 300 grammi per abitante al giorno, nell’anno 2014 la Gesia attestava che per il Comune di Vitulazio i quantitativi di umido fossero di 500 grammi per abitante al giorno e per il comune di Bellona di 930 grammi al giorno. Contestualmente, è stato eseguito il sequestro preventivo delle somme di denaro nella disponibilità della società Gesia spa e dei beni di proprietà dell’indagato sino alla concorrenza dell’importo di euro 381.681,00, rapportato all’entità del damo arrecato ai Comuni di Vitulazio e Bellona. Le indagini sono state condotte mediante dichiarazioni assunte da imprenditori del settore, acquisizione della documentazione riportanti le operazioni di pesatura (C.d. formulari) e di pagamento degli enti comunali nonché per mezzo di una apposita consulenza tecnica. Il procedimento penale si trova nella fase del dibattimento innanzi alla I A sezione monocratica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, con prossima udienza il 2.11.2017”. Questo è il testo “estrapolato” dalla relazione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, trasmessa alla Commissione d’inchiesta sulle “ecomafie” da dove è possibile comparare gli esiti investigativi del mese di giugno del 2017, con le nostre inchieste giornalistiche dei mesi di gennaio e febbraio 2017. Di seguito, oltre al file pdf dalla relazione integrale della Procura Sammaritana, anche i vari link alle citate inchieste giornalistiche.
ALLEGATI
Relazione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, trasmessa alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite e connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali in data 25-10-2017
relazione-procura-della-repubblica-di-santa-maria-capua-vetere-anno-2017
Delibera del Commissario Prefettizio per la Costituzione “parte civile”
1-all-delib-c-_n-_52-2017-parte-civile-comune-di-vitulazio
Comunicato Stampa della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere
2-all-comunicato-stampa-procura-repubblica-s-maria-c-v-del-20-6-2017
LINK
Articolo del 24-01-2017 – Caleno24ore – VITULAZIO – Smaltimento dei rifiuti presso la Gesia Spa della famiglia Sorbo: dal via vai di Carabinieri e Guardia di Finanza dal Comune, alle denunce dei funzionari sullo “sbalzo delle pesate” della “monnezza organica” ed il “regalo fuori sacco” denunciato dalla Del Monte
Articolo del 27-01-2017 – Caleno24ore – VITULAZIO – È dalla gara aggiudicata nel 2014 per soli 12 mesi – seguita da 17 mesi di proroghe, per un totale di ben 29 mesi -, che la Gesia Spa svolge il servizio di smaltimento dei rifiuti organici. I dati dell’umido conferito nel2014 innetta controtendenza rispetto a quelli dell’anno precedente e di quello successivo
Articolo del 04-02-2017 – Caleno24ore – VITULAZIO – Dal Comune attestano che a partire dall’anno 2010 al 2016, non sono stati incassati i “soldi” del CONAI-ANCI ottenuti dalla vendita dei rifiuti estratti dalla differenziata. Il Sindaco Romano smentito quando dice di non saperne niente poiché nel 2015 firmò finanche una delega alla DHI dei Di Nardi per lo smaltimento della plastica presso il COREPLA
Articolo del 11-02-2017 – Caleno24ore – VITULAZIO – Contributi CONAI mai percepiti dal Comune: spuntano le deleghe firmate dall’ex sindaco Cuccari e dai funzionari che nel 2013 cedevano i corrispettivi erogati dai Consorzi di filiera alla Ilside e Gesia, a fronte del servizio di raccolta nel territorio comunale già effettuato dalla ditta Alba Paciello
Articolo del 14-02-2017 – Caleno24ore – VITULAZIO – La Gesia chiude il proprio impianto per adeguarsi alle prescrizioni delle autorità competenti, l’Architetto Socci si “mette” in malattia e il Sindaco Romano incarica l’Architetto Callone, la quale estingue qualsiasi rapporto con la società dei Sorbo e affida a due nuove ditte lo smaltimento della frazione organica ed il conferimento della differenziata
Articolo del 23-08-2017 – Caleno24ore – VITULAZIO – Giudizio immediato per l’imprenditore Luciano Sorbo: il Comune di Vitulazio si costituirà parte civile contro il patron della Gesia Spa e dell’Esogest di Pastorano
02-03-2018
Alfredo Di Lettera