Gli intrighi che si celerebbero dietro l’affidamento dell’incarico tecnico propedeutico al Piano Urbanistico Comunale, concesso dal sindaco Romano per “accontentare” il geologo Criscione, marito dell’ex assessore Falco che non si “accuccia”. Le “gravi” rivelazioni di Aurilio e Di Lillo

Gli intrighi che si celerebbero dietro l’affidamento dell’incarico tecnico propedeutico al Piano Urbanistico Comunale, concesso dal sindaco Romano per “accontentare” il geologo Criscione, marito dell’ex assessore Falco che non si “accuccia”. Le “gravi” rivelazioni di Aurilio e Di Lillo




VITULAZIO – L’inchiesta sulla “appaltopoli vitulatina”, condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal Procuratore Capo Maria Antonietta Troncone, oltre alla questione dell’affidamento del servizio di igiene urbana e rifiuti, ha smascherato la questione degli affidamenti degli incarichi tecnico-professionali a parenti e amici, in cui gli amministratori pubblici, eletti e nominati a garanzia e tutela degli interessi della collettività, piegavano la funzione pubblica a meri interessi privati. Al Comune di Vitulazio è emersa una gestione “domestica” da parte del Sindaco Luigi Romano e di alcuni amministratori comunali a lui vicini, mediante l’asservimento delle funzioni pubbliche ad interessi personali, a discapito ovviamente dell’interesse collettivo. Le indagini hanno permesso di accertare che il Sindaco, nell’affidamento di incarichi e servizi pubblici, ha violato le più elementari regole di trasparenza ed imparzialità, per soddisfare interessi propri e dei suoi sodali, con il risultato di realizzare un vero e proprio mercimonio della funzione pubblica. Questo è quello che sostengono gli investigatori della Procura.

Questa volta analizziamo la faccenda per la quale il Sindaco Romano (arrestato in data 15-02-2017 e ancora costretto, su ordine della magistratura, a non rientrare in Campania), avrebbe – secondo l’accusa – adottato all’interno dell’amministrazione pratiche corruttive, aggirando le norme del piano triennale anticorruzione, indirizzando l’assegnazione dell’incarico professionale (per un importo complessivo di 19.500 euro) per la redazione della relazione geologica propedeutica al Piano Urbanistico Comunale al geologo Giovanni Aurilio (già candidandosi nella sua lista nel 2009 – indagato a piede libero), disponibile a sua volta a far in modo che il compenso fosse in parte (nella misura di 12.000 euro) acquisito da Franco Antonio Criscione (arrestato in data 15-04-2017 e poi scarcerato dal Tribunale del Riesame) e marito dell’ex assessore Comunale Giovanna Falco (indagata a piede libero e poi dimessosi dagli incarichi comunali). In particolare, Criscione palesava la sua assoluta dimestichezza ad interagire indebitamente all’interno dell’amministrazione comunale, condizionandone le scelte a proprio esclusivo beneficio. Così, ottenuto per il tramite del Sindaco la piena collaborazione di un altro geologo (tale Giovanni Aurilio – indagato) per l’attuazione del proprio proposito delittuoso, si adoperava con consumata professionalità per indirizzare la gara di appalto, per la stesura della relazione geologica da allegare al Piano Urbanistico Comunale di Vitulazio, preselezionando i concorrenti, dettando loro le offerte che dovevano presentare e, successivamente all’assegnazione dell’incarico provando a condizionare la metodologia scientifica di redazione della relazione, al solo fine di carpire il maggior utile possibile a discapito del numero dei sondaggi da effettuare. In sostanza, con i soldi pubblici stanziati dal Comune per l’incarico oggetto di gara, si sarebbe soddisfatto un debito privato del Criscione nei confronti dell’imprenditore titolare della ditta di sondaggi, sotto la guida del sindaco Romano. (Comunicato Stampa – Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere del 15-02-2017 – Allegato 1);

Le dichiarazioni rese ai magistrati della Procura di Santa Maria Capua Vetere dal geologo Nicola Di Lillo consentono di trarre numerose conferme rispetto a quanto denunciato da Antonio Scialdone (ex Direttore del Consorzio Unico di Bacino per i rifiuti della Provincia di Caserta) che, con il suo ruolo di dichiarante, ha determinato l’avvio di una serie di indagini su tutto il territorio provinciale.

Di Lillo innanzitutto delinea i suoi rapporti con Franco Criscione Antonio, caratterizzato da un’animosa competizione professionale. Il Criscione, infatti, già consigliere comunale a Vitulazio (dal 2004 al 2009), è marito di Giovanna Falco (Assessore Comunale della Giunta Romano, poi dimessasi a seguito delle vicende giudiziarie) nonché sorella della moglie di Nicola Di Lillo. Criscione, nel 2008, aveva presentato una querela proprio nei confronti del cognato e collega-geologo Di Lillo per diffamazione, ingiuria e falso. Il Di Lillo, sentito dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ripercorre le vicende relative ai due differenti incarichi oggetto delle dichiarazioni rese in precedenza dallo Scialdone. Il geologo riferisce che già dal 2012 si occupa per conto del Comune di Vitulazio del rilascio dei pareri tecnici per le autorizzazioni dello scarico dei reflui industriali in corpi idrici superficiali, che tale incarico gli è stato rinnovato nell’aprile 2015; che Giovanna Falco (Assessore Comunale) si era opposta al rinnovo del suo incarico.

Di Lillo, a specifica domanda della Polizia Giudiziaria, riferisce: “La precedente amministrazione comunale (quella retta dall’ex Sindaco Achille Cuccari, n.d.r.) non si è mai interessata nel dettaglio per l’attività che svolgevo per il comune. Dell’attuale amministrazione, all’inizio del mandato nell’anno 2014 il Sindaco Romano Luigi qualche volta si interessava circa lo sviluppo delle pratiche di cui mi occupavo. L’interessamento del sindaco rientra nel suo modo di operare sul piano politico nel senso che il sindaco si preoccupa del dato occupazionale che può essere favorito dalle ditte che operano sul territorio”. (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – Pagina 12 – Allegato 2);

Importantissime sono le dichiarazioni rese dal geologo Giovanni Aurilio di Vitulazio, sentito in Procura in data 03-02-2016, che dichiara: Nel mese di novembre 2014 sono stato contattato dal Sindaco del Comune di Vitulazio Romano Luigi il quale mi chiese di raggiungerlo in ufficio perché mi doveva parlare, in maniera riservata. Durante l’incontro Luigi Romano mi disse che verso la fine del mese di dicembre dello stesso anno avrei ricevuto un invito dell’Ufficio Tecnico per partecipare ad una gara per la redazione del progetto di studio geologico propedeutico al PUC. Nello stesso discorso il Sindaco mi ha chiaramente riferito che avrei ottenuto l’aggiudicazione dell’incarico indetto dall’Ufficio Tecnico Comunale e che avrei dovuto procedere alla effettuazione di diversi sondaggi del terreno da inserire nella mia relazione finale. Aggiungeva inoltre che doveva collaborare nel progetto in questione e ovviamente essere remunerato il geologo Franco Criscione che non poteva ricevere ufficialmente alcun incarico per evidenti ragioni di incompatibilità in quanto marito dell’assessore comunale di Vitulazio Falco Giovanna. Nel mese di dicembre 2014 effettivamente è stata espletata la gara di detto affidamento che è stata da me aggiudicata come già concordato dal Sindaco e nell’incontro di cui sopra. Ricordo che è stato lo stesso Criscione Franco ad indicarmi il ribasso da inserire nella mia offerta relativa alla gara che doveva essere intorno al tre per cento per potermi aggiudicare l’appalto… L’oggetto degli incontri era quello di fare un numero ridotto di sondaggi nel sottosuolo al fine di consentire al (titolare della ditta di trivellazioni, n.d.r.) di affrontare una minima spesa per l’effettuazione delle trivellazioni, lo stesso però ne avrebbe dovuto dichiarare falsamente un numero nettamente maggiore. Attraverso questa operazione il (titolare della ditta di trivellazioni, n.d.r.), quindi, avrebbe dovuto fatturare un importo superiore elle spese effettivamente sostenute e precisamente la cifra prevista dal bando, pari a 16mila euro. Attraverso il risparmio delle spese effettivamente sostenute dal (titolare della ditta di trivellazioni, n.d.r.), quest’ultimo avrebbe ottenuto un guadagno ingiustificato di circa 10.000,00 euro che avrebbe ridotto il debito che il Criscione aveva nei suoi confronti. Infatti il regista di tutta questa operazione finanziaria era Franco Criscione che attraverso l’influenza della moglie (Assessore Comunale, n.d.r.) e del Sindaco Luigi Romano sull’apparato amministrativo comunale, non avrebbero fatto fare i dovuti controlli dall’UTC … nella parte relativa al numero di sondaggi.  (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – Pagine 18, 19 e 20 – Allegato 3).

In un ulteriore interrogatorio compiuto, in data 04-02-2016, presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sempre il geologo vitulatino Giovanni Aurilio, in merito all’incarico per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico in acque superficiali, asseriva: “In particolare il Sindaco mi ha detto che l’assessore Giovanna Falco (moglie del Criscione) premeva affinché l’incarico non venisse rinnovato al Di Lillo, mentre il Sindaco e l’Architetto Callone erano favorevoli… Sono a conoscenza, perché si dice in paese, che il Sindaco Romano prende le tangenti per l’affidamento di appalti e che in passato portava i soldi delle tangenti in Svizzera tramite un tale Giulio D’Amico. Non ho mai appreso direttamente o indirettamente circostanze specifiche in tal senso”. A conclusione di tale interrogatorio tengo a precisare che la gara oggetto della contestazione che mi è stata sollevata è l’unica gara pubblica cui ho partecipato da solo e che non pensavo che accettare la proposta del sindaco fosse un reato”. (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – Pagine 21, 22 e 23 – Allegato 4).

Nel precisare che i sondaggi geologici, da parte della ditta di trivellazione di Pastorano, sono stati eseguiti regolarmente e nel numero previsto dal bando, vi invitiamo a sfogliare l’allegato 5 da dove è possibile comprendere l’intera faccenda riferita alle indagini che hanno riguardato l’affidamento dell’incarico tecnico professionale propedeutico alla redazione del Piano Urbanistico Comunale di Vitulazio. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua, il dr. Sergio Enea, ricostruisce l’intera faccenda tramite gli atti d’indagine prodotti dalla locale Procura della Repubblica, guidata dalla dott.ssa Maria Antonietta Troncone e coadiuvata dai Sostituti Procuratori, dr. Carlo Fucci e dr. Giacomo Urbano. Le indagini sono state compiute dai Carabinieri della Compagnia di Maddaloni e della Stazione di Vitulazio. (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – da Pagine152 a160 – Allegato 5).

In conclusione, ricordiamo che il geologo Franco Antonio Criscione, nel lontano 2004, si candidò nella lista “Unità e Solidarietà” e venne eletto in seno alla maggioranza “bulgara” che all’epoca sosteneva il Sindaco Luigi Romano, per mancanza di ulteriori liste elettorali antagoniste e di opposizione in seno al Consiglio Comunale. Il Criscione, dopo circa un anno di mandato, “litigò” con il Sindaco Romano ed avviò una “serrata” opposizione, anche attraverso degli esposti alla Procura, contro l’operato di amministratori e funzionari comunali. Dopo circa dieci anni, siamo nel 2014, sebbene tra il Sindaco Romano e l’ex Consigliere Criscione, fossero “piovuti” attacchi personali e politici, denunce penali, dispute, ecc. ritornò la “pace” dimostrata platealmente con la candidatura della “maestra” Giovanna Falco (consorte del citato Criscione) nelle fila della lista “Unità e Solidarietà”. Infatti, il Romano, rieletto Sindaco di Vitulazio, nomina la moglie del suo ex “avversario” Criscione, Giovanna Falco, anche Assessore in seno alla Giunta Comunale. Infatti, in una telefonata intercettata, in data 22.12.2015, tra il Sindaco Romano e il geologo Giovanni Aurilio, emerge la poca fiducia che la fascia tricolore vitulatina continuava a nutrire nei confronti dei coniugi Criscione-Falco. Romano riferisce ad Aurilio: “Questi allora la testa allora è tale e uguale la testa iaaa”; Aurilio risponde: “No no ma quello è peggio lui secondo me secondo me”; Il Sindaco Romano controbatte: “Ehhh lo so ma quella lei manca accuccia (termine in dialetto) però… Perché io una volta io mi credevo che fosse lui invece era lei, adesso sta lei ed è peggio di lui … Hanno fatto una bella coppia”. (Ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua – dott. Sergio Enea – N. 7767/2015 GIP – Brogliaccio intercettazione del 22-12-2015 -Pagine 52, 53 e 54 – Allegato 6).

19-04-2017

Alfredo Di Lettera

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