CALVI R./SPARANISE – 85mila tonnellate all’anno è il quantitativo di rifiuti che la Alekos spa vorrebbe trattare in un’area a confine tra i Comuni di Calvi Risorta e Sparanise, nel perimetro della ex Pozzi, sito censito nel Piano Regionale per le Bonifiche. Un’area industriale che da sogno di sviluppo, panacea occupazionale, si è trasformata nell’incubo dei cittadini del territorio. Un’area il cui avanzato stato di inquinamento, che è arrivato ad intaccare la falda acquifera, è conclamato. Accertato e certificato, una volta per tutte, a valle di una lunga mobilitazione di comitati e realtà politiche, cittadini comuni e operatori dell’informazione che, nel contrastare il tentativo folle di costruire sopra ai rifiuti intombati una centrale a biomasse, hanno finito per scoperchiare il Vaso di Pandora di quella che, l’ex generale del Corpo Forestale oggi Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa definì la discarica abusiva più grande d’Europa. Definizione probabilmente eccessiva ma, di sicuro, indicativa delle dimensioni di un problema che, aldilà dei sensazionalismi, dura da decenni e si è ben lontani dal risolvere. Tra indecenti proposte di nuovi impianti e bonifica completamente al palo. Oggi, anziché essere impegnati a raccontarvi tempi e modi di un risanamento ambientale di cui tutti parlano ma nessuno sa niente, ci tocca aprire un nuovo capitolo di una storia apparentemente senza fine di cui protagonisti sono, ancora una volta dopo la centrale di Iavazzi, inutili e inquinanti impianti che trattano rifiuti a tonnellate fuori da ogni pianificazione e per il mero profitto privato. Le danze le hanno aperte i cittadini e le realtà di base che, con i comitati ormai storicamente radicati sul territorio, hanno preso parola e posizione: nell’area Pozzi basta impianti! Dopo sono venuti gli amministratori: il sindaco di Pignataro, che è anche Presidente della Provincia, si è espresso genericamente contro, a Sparanise – Comune alle prese anche con un altro progetto simile, quello della Garden srl, che tratterebbe circa 36mila tonnellate annue nella medesima area – l’intero Consiglio comunale si è dichiarato contrario a nuovi impianti mentre a Calvi Risorta la Giunta ha manifestato la propria avversione al progetto della Alekos nell’attesa che, nella seduta di lunedi prossimo, il Consiglio Comunale tutto si pronunci sul punto. Un coro di pareri contrari, dunque, che però hanno valore poco più che simbolico, ancorché politicamente apprezzabile. Ciò che conterà, per l’appunto, saranno i pareri espressi in sede di conferenza dei servizi, unico luogo in cui la voce degli enti locali potrà avere un peso reale. Se a questo delicato appuntamento i sindaci sapranno presentarsi con valutazioni e pareri circostanziati e correttamente sostenuti, allora potranno dare un serio contributo a questa battaglia di dignità e giustizia ambientale. In caso contrario, i “No” sbandierati dai politici a beneficio della stampa, nei cortei e finanche nei consigli comunali sono destinati a rimanere lettera morta, ineccepibile, quanto inutile, posizione di facciata.
Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com)