VITULAZIO –Trasmettiamo di seguito una nota del Comandante dei Vigili urbani di Vitulazio che chiarisce i termini di un riprovevole episodio accaduto qualche giorno fa:
Spet.le Redazione Mi scusi se non Le ho inviato prima della data odierna la notizia di cronaca dovuta, causa problematica di rete, in tarda mattinata risolto. Ad onor del vero la cosa non mi è dispiaciuta molto, anche perché attendevo le solite sciocchezze pubblicate sulla testata giornalistica “Il Corriere di Caserta”. Al solito non viene pubblicata mai la verità alla faccia del puro giornalismo e della sana informazione. I fatti: In data 22.04.2013 verso le ore 14.00, personale della Polizia Locale interveniva, previa chiamata dei carabinieri (indisponibili per mancanza di personale), per rilevare un sinistro stradale. Sul posto si accertava la presenza di un veicolo e di un giovane, presunto investito. Alle lamentele del giovane si chiamava il 118 per le prime cure del caso. Al controllo dei documenti si accertava la presenza di un ciclomotore sprovvisto di assicurazione, di targa originale e del casco del conducente. Altresì si accertava che lo stesso veicolo era già stato sottoposto per ben due volte a sequestro amministrativo per mancanza di assicurazione da parte dei carabinieri e ben due violazione di sigillo e omessa custodia. Al momento del fermo per la terza volta, il padre dell’infortunato si alterava nei confronti del Comandante. Comunque le operazioni di rito venivano portate a compimento, senza ulteriori impedimenti. In data 23.04.2013, verso le ore 12:00 negli uffici della polizia locale si presentava il Sig. D.C.P e D.C.G, padre e figlio, già conosciuti dalla Giustizia e, quivi arrogantemente e prepotentemente chiedevano copia degli atti dell’incidente, senza curarsi della presenza di altri utenti. Al diniego dei documenti perché incompleti e sprovvisti di certificazioni sanitarie hanno incominciato a minacciare di morte il comandante e personale subordine. All’invito di calmarsi e ad uscire fuori dagli uffici, i soggetti si scagliavano contro l’Agente A.G., aggredendolo palesemente e minacciandolo di morte certa. Dopo una colluttazione violenta, i soggetti venivano letteralmente bloccati dal Comandante e dal personale quivi presente, fatti visitare dal 118 perché lamentavano dolori alle gambe, spalla e testa e arrestati dalla Polizia Locale. Contestualmente al 118 intervenivano anche i Carabinieri della locale Stazione di Vitulazio. L’arresto è stato, poi formalizzato nella Caserma dei Carabinieri, ciò si evince dai verbali depositati presso la Magistratura Sammaritana. In data 24.04.2013, è stato celebrato il processo per direttissima, qui il Magistrato ha ritenuto opportuno, previa richiesta di patteggiamento della pena, condannare padre e figlio alla pena di mesi sei di reclusione, con pena sospesa e il beneficio della libertà. Questi i reali fatti accaduti, contrariamente a quanto pubblicato dall’organo di informazione il “Corriere di Caserta”. Un grazie sincero va alla Stazione Carabinieri di Vitulazio e al suo Comandante per la fattiva collaborazione e disponibilità, collaborazione e disponibilità che viene ricambiata dal personale della Polizia Locale e dal suo Comandante. Un grazie va a codesto Organo di Informazione.