PIGNATARO M. – Si è trascinata anche al Consiglio di Stato la lunga vertenza amministrativa, nota come “guerra della piscina”, che vede protagonisti – e per questo ha suscitato la curiosità dell’opinione pubblica pignatarese – il parroco don Pasqualino Del Vecchio e il noto cardiologo Luigi Argenziano. Il moderatore parrocchiale, insieme con i fratelli Giovanni Pio e Maria Pia, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro il Comune di Pignataro, per chiedere la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania numero 03520/2015, con la quale i giudici avevano respinto il ricorso riguardante il permesso di costruire in sanatoria concessa dall’Ufficio tecnico comunale al medico.
Nell’udienza dell’11 aprile scorso, la sesta sezione del CdS, in sede giurisdizionale, ha chiesto l’acquisizione di una relazione inerente la disciplina impressa dal Piano stralcio per l’assetto idrogeologico, approvato dall’Autorità di bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno, al fine di accertare – come si legge nell’ordinanza depositata il 13 maggio 2019 – “l’effettiva incidenza delle opere sul territorio che il Piano stralcio suddetto classifica come “Zona R4 – aree a rischio molto elevato”, accertando eventualmente il grado di potenziale pericolosità per l’incolumità delle persone e la sicurezza delle strutture di cui all’art. 3 delle N.T.A. del Piano stesso”.
Ecco perché i giudici amministrativi hanno ordinato al Dirigente del Dipartimento urbanistica e tutela del territorio della Regione Campania, di depositare la relazione entro 90. L’udienza di merito sarà fissata entro il primo trimestre del 2020.
Red. Cro.