PIGNATARO M. – Qualche mese fa avevamo paventato la conclusione della lunghissima vertenza che aveva coinvolto il Comune di Pignataro Maggiore, il signor Mario Fiorillo e i coniugi Giovanni Di Stasio e Gelsomina Bovenzi. La vicenda che ha acquisito nel tempo una significativa valenza pubblica per i molteplici colpi di scena, invece, registra l’ennesimo sorprendente capitolo. Il responsabile dell’Ufficio tecnico, l’ingegnere Manzella, con ordinanza numero 32 del 16 febbraio 2016, ha annullato in autotutela la concessione edilizia e ha ordinato la demolizione dello stabile di via Redipuglia di proprietà della famiglia Di Stasio.
Va considerato che appena pochi mesi fa (il 30 giugno 2015), lo stesso funzionario aveva annullato una precedente ordinanza di demolizione – la numero 117 del 27.11.2014 – e aveva concesso ai coniugi una sanatoria alle difformità che avevano portato il Tar della Campania ad annullare le Concessioni Edilizie e le varianti presentate tra il 2001 e il 2002 (leggi qui).
Nella nuova ordinanza, invece, il responsabile del procedimento sottolinea che la costruzione non rispetterebbe le distanze su tre lati e che la parte del fabbricato sul lato della strada non sarebbe in sintonia con la normativa antisismica. “Considerato – scrive Manzella – che il tecnico progettista a presentare le richieste di sanatoria ex art. 38 d.p.r. 380/2001 nel 2006 e nel 2015 è stato il medesimo tecnico, in persona dell’arch. Russo Salvatore, risulta di palmare evidenza che il tecnico, benché fosse a conoscenza che l’immobile era in violazione delle distanze legali non solo per il lato “Fiorillo” ma su ben tre lati, nasconde al comune tale significativo aspetto nella domanda di sanatoria ex art. 38 d.p.r. 380/2001 del 26/5/2015”. Così, aggiunge il Rup: “Ritenuto che l’inveritiera ed obnubilata rappresentazione dell’effettivo stato di fatto, nella domanda del 2015 ex art. 38 d.p.r. 380/2001, posta alla base del rilascio dell’atto della concessione in sanatoria n. 15/2015, che diversamente non sarebbe stata rilasciata, costituisce da sola ragione sufficiente per giustificare un provvedimento di annullamento d’ufficio della concessione medesima”. Per questi motivi è stato disposto l’annullamento in autotutela della concessione edilizia numero 15/2015 rilasciata ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. 380/2001 ai coniugi Di Stasio e Bovenzi, e la demolizione delle opere abusive.
Red. Cro.