CAPUA – Un nutrito gruppo di componenti dei comitati ambientalisti e di cittadini, oggi (23 aprile) ha invaso la sala consiliare del comune per la seduta incentrata sulla localizzazione di un gassificatore a Capua, costringendo il presidente del Consiglio, Carmela Ragozzino, – incalzata dal pubblico e da alcuni consiglieri – a sciogliere la seduta e a posticiparla a nuova data (da individuare in questi giorni dalla conferenza dei capigruppo). Già dalle 17 la sala si era riempita (erano presenti tutti i comitati ambientalisti dell’Agro Caleno, di Capua e di Santa Maria Capua Vetere, oltre al sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro). Un gruppo di giovani sostenitori del Nuovo Psi del consigliere comunale Ricci, con uno sparuto gruppo di adulti, da subito ha distribuito dei volantini pro gassificatore.
A pochi minuti dall’inizio della seduta, i vigili urbani hanno bloccato l’accesso all’aula, poiché il sindaco Carmine Antropoli, nonostante molti gruppi avessero preannunciato una grande partecipazione, in mattinata aveva emesso una ordinanza per permettere l’accesso a sole 150 persone. Non a caso, all’apertura dei lavori, vari consiglieri hanno stigmatizzato la decisione della presidenza di non spostare in un luogo più idoneo la seduta. I primi interventi, infatti, sono stati quelli dei consiglieri che avevano chiesto la convocazione del consiglio. Tutti hanno sottolineato che non c’erano le condizioni minime per far proseguire la seduta, come già i comitati contrati al gassificatore avevano chiesto.
Giuseppe Chillemi (insieme al consigliere Pasquale Frattasi) ha rilevato che la seduta andava spostata in un luogo più capiente. Il consigliere Cucchierato, inoltre, ha aggiunto che al prossimo consiglio devono essere invitate le delegazioni dei Comuni limitrofi. Di fronte alle proteste dei cittadini e dei consiglieri, il presidente ha deciso di chiudere i lavori e di riconvocare il Consiglio comunale a breve in altra sede. All’uscita erano tanti i cittadini accalcati all’entrata del Comune, tra questi il sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname, e il gruppo bellonese di Speranza Provinciale.
Redazione