CAPUA – Il corteo tenutosi nella giornata di sabato 30/06/2012 a Capua contro la realizzazione del gassificatore è una prima vittoria del movimento nato spontaneamente sulla questione rifiuti che vede la partecipazione di studenti, libere associazioni ( extra-moenia – Comitati di Bellona e Vitulazio in difesa dei beni comuni), Commercianti della città di Capua e Centri sociali. I NO GAS rappresentano cittadini ed associazioni organizzatesi autonomamente al di fuori delle logiche dei partiti contro l’istallazione dell’ennesimo mostro che si vuole realizzare sul nostro territorio deputato a trattare termicamente il tal quale. Insomma è un inceneritore di nuova generazione.
Il nostro territorio si è già svenato sul terreno dello smaltimento dei rifiuti al punto da non poter ospitare , in aggiunta alle numerose discariche , un ulteriore maxi-impianto frutto della speculazione privata e delle logiche imprenditoriali di massimizzazione dei profitti, e del rapporto di collusione tra le stesse e l’imprenditoria camorristica.
Il corteo, partito dalle Torri Federiciane site nella città di Capua, ha sfilato nel centro storico della città, raccogliendo l’adesione di un gruppo cospicuo di persone tra cui numerosi cittadini capuani sempre più affranti da una situazione aggravatasi nel tempo a causa di una amministrazione divisa sul tema che vede contrapposti al suo interno una parte fautrice della realizzazione dell’impianto ,ed un’altra fazione che , già in luogo del consiglio comunale tenutosi a Capua l’8 maggio 2012, aveva preso le distanze facendo emergere la contrapposizione netta. I cittadini consci della gravità della situazione hanno palesato il proprio dissenso scendendo in piazza, manifestando pacificamente la propria avversione alla realizzazione del suddetto impianto.
Sarebbe strano pensare di riqualificare l’ambiente, di finanziare la rimozione degli abbandoni incontrollati di rifiuti, la messa in sicurezza e bonifica dei siti inquinanti e delle vecchie discariche (e/o stabilimenti) programmando, al contempo, la costruzione di impianti ex novo con forte impatto ambientale che finirebbero per produrre un peggioramento della qualità dell’aria già compromessa e un enorme disagio per la popolazione locale. Pertanto l’adozione di un Piano di raccolta differenziata efficiente sarebbe la scelta ideale da percorrere al fine di un miglioramento della situazione ambientale gravante su un territorio già vessato da tanti anni di emergenza rifiuti. L’esperienza degli ormai più di settanta comuni che hanno aderito al piano “RIFIUTI ZERO”, rappresenta l’alternativa e l’opposizione alle misure adottate dalle sfere istituzionali in materia ambientale, le cui restrizioni e scelte criminali sono delineate nei piani “regionale e provinciale dei rifiuti”.
LE PROPOSTE DI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE-MEDICI PER L’AMBIENTE- E CENTRI SOCIALI- SONO DA SEMPRE LE SEGUENTI:
1. Eliminazione degli impianti di incenerimento o “termovalorizzazione” dal novero di quelli che possono accedere al contributo statale CIP6. I finanziamenti devono essere legati all’effettivo avvio della Raccolta differenziata e riciclaggio dei materiali ottenuti.
2. Istituzione nella nostra Provincia del Registro dei tumori.
3. distribuzione ai grandi condomini di compostiere domestiche.
I Commissari straordinari, Governatori Regionali , Presidenti di Province, Sindaci e Prefetture, hanno i poteri per anticipare alcune misure che si stanno, peraltro, facendo spazio nelle politiche ambientali dell’Unione Europea quali l’uso di contenitori a rendere per la vendita di liquidi alimentari, la disincentivazione dell’”usa e getta” , il ritiro degli imballaggi alla consegna.
4. Bonifica dei territori inquinati dalle discariche della camorra
MOVIMENTO NO GAS