Periodicamente, il CNR offre dei rapporti che riguardano il consumo dei giochi d’azzardo: nell’ultima ricerca sciorinata, sono emersi dati importanti riguardo la suddetta pratica da parte dei giovani e soprattutto ciò che riguarda la fruizione da parte dei players dell’offerta illegale.
Nonostante il divieto che non permetterebbe ai minori di giocare nel nostro Paese, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) riporta che nel 2017, su oltre un milione di ragazzi che ha giocato d’azzardo, circa 580.000 sono minorenni, con la percentuale maschile in netta maggioranza rispetto a quella femminile (quasi il doppio). Solo il 27% degli intervistati ha dichiarato di avere avuto problemi a giocare perché minorenne.
La media della spesa negli studenti – non necessariamente minorenni – non è preoccupante (circa €10 al mese), anche se comunque c’è una frangia di giocatore a cui non dovrebbe essere permesso l’accesso nelle sale da gioco. Infatti, circa l’11% degli studenti italiani non sa che giocare d’azzardo è vietato ai minori di 18 anni. In decrescita, invece, il numero di studenti che hanno un problema con il gioco d’azzardo: nel corso dell’ultimo anno, il 44,2% degli studenti ha giocato una volta nella vita d’azzardo e il 37% lo ha fatto durante l’ultimo anno.
Interessante anche vedere come si relazionano i giocatori con il regolamento vigente nei propri comuni di residenza in materia di gioco d’azzardo. È emerso che il 14,9% della popolazione è a conoscenza di queste regole: nel 62,2% dei casi le regolamentazioni riguardano limitazioni di orari, nel 51,7% la distanza minima dai luoghi sensibili, mentre rispettivamente con il 23,9% e l’11,6% ci si riferisce agli incentivi per le attività che non permettono la pratica dell’azzardo e alle penalizzazioni per coloro che mettono a disposizione questa pratica nei loro esercizi. Molto alta la percentuale (77,1%) dei soggetti tra i 15 e i 64 anni che conoscono il divieto di gioco online per i minori di 18 anni. In questo ambito gioca un ruolo molto importante anche la pubblicità da parte degli operatori che tende sempre a specificare questo particolare.
La statistica più preoccupante è quella che riguarda il rapporto con il gioco non autorizzato: secondo un articolo pubblicato da Slot Gratis Online, l’Italia rischia una regressione e il ritorno al gioco illegale. Nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni, i soggetti che hanno dichiarato di aver praticato giochi non autorizzati sono il 7,2%; percentuale che scende al 4,1% se si considerano le persone tra i 34 e i 65 anni. Le giocate variano da giochi di carte diversi dal poker (54,7%), come scommesse o AWP, mentre tra i 15 e i 34 anni va per la maggiore (68,3%) il poker texano.
C. S.