CASERTA – Finalmente i vertici nazionali di Forza Italia si sono svegliati e hanno silurato Giorgio Magliocca: il sindaco di Pignataro Maggiore e presidente della Provincia non è più il coordinatore provinciale del partito berlusconiano. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dai dirigenti e dai militanti locali che da troppo tempo erano costretti a fare i conti con l’assoluto immobilismo di Giorgio Magliocca, una gestione catastrofica che ha portato Forza Italia allo sbando. Vero che a livello nazionale il partito non ha più i consensi di una volta, ma in provincia di Caserta la situazione è da coma profondo, segno che il coordinatore provinciale uscente non era all’altezza della situazione, completamente inadeguato per un ruolo strategico di organizzazione e di elaborazione politica. Uno sfascio politico, quello di Forza Italia in Terra di Lavoro, che si accompagna alla situazione sempre più difficile in cui Giorgio Magliocca ha fatto precipitare il Comune di Pignataro Maggiore e l’Amministrazione provinciale di Caserta.
Secondo alcuni autorevoli osservatori del mondo politico e giornalistico, il danno provocato da Giorgio Magliocca al suo partito sarebbe addirittura irreversibile. A loro giudizio, i nuovi timonieri casertani di Forza Italia dovrebbero essere capaci di fare un autentico miracolo per poter ovviare a tutti i problemi creati dalla gestione magliocchiana. Non a caso – si fa osservare – in realtà importanti dove una volta Forza Italia era il partito egemone (insieme con il centrodestra), il centrosinistra ha avuto facile gioco per ribaltare la situazione e ridurre gli avversari ai minimi termini. Il nulla politico-organizzativo di Giorgio Magliocca ha lasciato grandissime praterie elettorali al centrosinistra: nessuna battaglia, in provincia di Caserta, si è vista per contrastare il dilagante potere del consigliere regionale Giovanni Zannini. Ai vertici nazionali di Forza Italia non sarà sicuramente sfuggito che uno dei più fidati seguaci di Giovanni Zannini, il sindaco di Sparanise (Salvatore Martiello), è un grande estimatore del suo amicone Giorgio Magliocca. Se Giorgio Magliocca fosse andato a Sparanise (e altrove) a fare la guerra – come era suo dovere – a Giovanni Zannini e a tutto il centrosinistra, Salvatore Martiello non sarebbe così contento dell’ex coordinatore provinciale di Forza Italia, nel frattempo diventato – per coincidenza – un impiegato proprio del Comune di Sparanise. Pubblichiamo a corredo di questo nostro articolo la determinazione numero 1061 del 30 novembre 2020 del responsabile del Servizio amministrativo, che è il segretario comunale avvocato Teresa De Rosa, avente ad oggetto: “MOBILITA’ VOLONTARIA AI SENSI DELL’ART. 30 DEL D.LGS. 165/2001 PER L’ ASSUNZIONE A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO DI UN ISTRUTTORE DIRETTIVO AMMINISTRATIVO CAT D. ASSUNZIONE DEL DOTT. GIORGIO MAGLIOCCA”; pubblichiamo, altresì, i documenti relativi alla cessione del contratto di lavoro tra il Comune di Roma, del quale Giorgio Magliocca era in precedenza dipendente, e appunto il Comune di Sparanise.
I soliti buontemponi scherzano: sono sicuri che Giorgio Magliocca sia particolarmente idoneo (a differenza della fallimentare prova offerta quale coordinatore provinciale di Forza Italia) per mettere i timbri dell’Amministrazione comunale sparanisana guidata dal suo grande amicone Salvatore Martiello. Per non parlare di altro: “Le fotocopie? – aggiungono i buontemponi – Giorgio Magliocca le fa uguali”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it