NAPOLI – E’ stato identificato il cadavere rinvenuto sulla superstrada, in localita’ Melito, nel Napoletano: si chiamava Mirko Romano. Con un precedente per rapina, il ventisettenne era ritenuto da inquirenti e investigatori vicino agli Amato-Pagano; era il braccio destro del boss Mariano Riccio, quindi, per gli investigatori l’omicidio sarebbe inquadrato nella faida in atto nella zona a nord di Napoli. Secondo i carabinieri che indagano sull’episodio il giovane, ucciso con 5 colpi, di cui uno alla fronte e uno al collo, sarebbe stato ucciso in un altro luogo.
Il ritrovamento del corpo e’ avvenuto nella tarda mattinata sulla superstrada Perimetrale di Melito, vicino alla rampa di uscita di Giugliano: in un primo momento si e’ pensato a un incidente stradale. Da un primo sopralluogo, comunque, era stata esclusa anche la pista della rapina: la vittima aveva con se’ soldi e aveva un Rolex d’oro al polso. Inoltre, il giovane aveva un documento di identita’, intestato a V. V., un ventottenne. Il riconoscimento e’ stato eseguito attraverso le impronte digitali: Mirko Romano era stato, infatti, arrestato nell’aprile scorso poiche’ ritenuto responsabile, in concorso, di una rapina alla sede del Monte dei Paschi di Siena di Pomigliano D’Arco alla fine del 2011.