CAPUA – Stamattina, come promesso, il movimento NoGas si è ripreso le strade di Capua, scendendo in piazza con un corteo durato circa quattro ore, paralizzando la città ed il traffico lungo la statale Appia. “Abbiamo bloccato tutto per farci ascoltare”, gridano le centinaia di persone accorse alla manifestazione, mentre le bandiere del movimento sventolano nel cielo colorato dai fumogeni. Un corteo ricco e multiforme, un corteo determinato che, nonostante il maltempo, è riuscito a mettere in campo la forza necessaria a perseguire il proprio intento: porre al centro dell’agenda politica in Terra di Lavoro il problema del gassificatore di Capua. Un impianto inutile e dannoso, scelto da una classe politica delegittimata ed in seria difficoltà, che non sa e non può interpretare le esigenze della popolazione che si trova ad amministrare. Un impianto sperimentale, da realizzarsi, nelle intenzioni del presidente della provincia Zinzi, in un territorio in cui il tasso di corruzione nella macchina amministrativa è tra i più alti al mondo ed in cui la filiera della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti versa nel caos più totale, tra carozzoni pubblici duri a morire ed infiltrazioni criminali.
Le istituzioni della rappresentanza politica, i cui meccanismi clientelari accusano i colpi della crisi economica e sociale, si presentano con il volto del sindaco Antropoli, continuamente alle prese con le difficoltà della sua maggioranza al comune di Capua, e l’assessore provinciale all’ambiente Mastellone, che si dimette a due giorni dal corteo adducendo improbabili motivazioni di carattere professionale. Di fronte a questi volti, a queste facce del vecchio mondo dei privilegi e delle false promesse, non resta che alzare le nostre bandiere e riprenderci le strade! Durante il percorso del corteo numerose sono state le iniziative di comunicazione con la città, attraverso l’affissione di striscioni, blocchi e sanzionamenti dal basso. All’altezza della sede comunale, infatti, alcuni NoGas hanno donato al sindaco un secchio di letame mostrando uno stricione con la scritta: “Sistema di Serpenti: Montagna di Escrementi”. Il corteo è poi proseguito bloccando in più punti, durante il suo percorso, rotonde e snodi mandando in tilt il traffico tra Capua e le aree circostanti.
Larga la partecipazione degli studenti, che hanno scelto di riscendere a fianco del movimento NoGas per dire “No” alla speculazione sul territorio e alla sua devastazione. La difesa dei beni comuni e la contrarietà al gassificatore erano stati, tra l’altro, inseriti nella piattaforma delle loro occupazioni. Sono pronti, dichiarano, a riscendere in piazza per sostenere la lotta della comunità! Una giornata di mobilitazione intensa al termine della quale il movimento ha chiesto ed ottenuto un incontro in Prefettutra che si terrà il prossimo mercoledì e durante il quale saranno manifestati tutti i rilievi relativi alla costruzione dell’impianto e le forti preoccupazioni che i cittadini di tutta la provincia nutrono relativamente alla pesante situazione ambientale causata da continui sversamenti abusivi, roghi incontrollati, discariche imposte con la forza militare e rivelatesi vere e proprie bombe ecologiche, proposte di nuovi impianti che non rispondono alle esigenze delle comunità ma a mere logiche speculative.
Capua, 15/12/2012
movimento NoGas