CALVI R. – Il “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse”, di fronte alla richiesta della società Iavazzi Ambiente scarl di realizzare un pozzo su un fondo nell’area ex Pozzi (destinato a ospitare una centrale a biomasse, almeno nelle intenzione della Holding), ha diffuso una nota nella quale chiede alla Provincia di Caserta, al Comune di Calvi Risorta e all’Asl di Caserta, di sospendere l’istanza. Ecco il documento inviato dal comtato:
Spett.le
PROVINCIA DI CASERTA
Risorse Idriche, Salvaguardia e utilizzo dei Suolo, Protezione Civile
Viale Lamberti (area ex Saint Gobain) Palazzo della Provincia
Tel. 0823 2478051 – Fax 0823 2478071
p.c. Comune di Calvi Risorta
alla c.a. Sindaco
p.c. ASL Caserta, UOPC Capua
alla c.a. del dirigente
p.c. ARPAC – AG. REG. DIPARTIMENTO PROV. DI CASERTA
p.c. Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali n. 52
Direzione Generale per l’ Ambiente e l’ Ecosistema n. 05
Autorizzazione ambientali e rifiuti Caserta – UOD 16
Oggetto: Richiesta ricerca acque sotterranee, a scopo industriale, mediante la trivellazione di n. 1 POZZO da realizzare in loc. ASI dei Comune di Calvi Risorta (CE).
Richiedente Soc. Iavazzi Ambiente scarl.
I sottoscritti ………in rappresentanza del Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse, in merito alla richiesta di cui all’oggetto
PARTECIPA CODESTO UFFICIO
dei seguenti elementi di forte inquinamento del suolo e sottosuolo del territorio circostante le particelle nn. 5099 e 5101, foglio n. 20 del Comune di Calvi Risorta su cui è prevista la realizzazione del pozzo:
– l’area oggetto d’intervento nei siti inseriti negli elenchi (Allegato 5) di cui al Piano Regionale Bonifiche (codice 1010C504) per i quali è stata segnalata la possibilità che siano verificate situazioni di possibile contaminazione non ancora accertate. Al riguardo il su richiamato Piano demanda ai Comuni di verificare la necessità di procedere all’esecuzione di indagini preliminari, allo scopo di verificare l’effettivo grado di inquinamento del fondo su cui dovrà sorgere il pozzo in progetto;
– che allo stato delle conoscenze, relativamente alle su indicate particelle nn. 5099 e 5101, foglio n. 20 del Comune di Calvi Risorta
– che, sulle particelle immediatamente confinanti ad est con l’area, il Comune di Calvi Risorta nel 1998 ha fatto eseguire una indagine del sottosuolo dal dott. ing. Pietro Martino, commissionata con Delibera di G.C. del 25 marzo 1998 prot.126. A seguito di tale indagine, viene riscontrata una estesa area di discarica di rifiuti industriali di considerevole pericolosità per l’ambiente e per la salute. Tale discarica di rifiuti industriali inquinanti raggiunge profondità fino a -11,00 m dal piano di campagna con un notevole volume di abbanco;
– che sulle particelle poste sul confine ovest ed in parte nord dell’area sussiste analogo esteso inquinamento, tanto che il Sindaco del Comune di Calvi Risorta ha emanato l’ ORDINANZA di rimozione e smaltimento dei rifiuti N. 16 deI 13.05.2014, analogamente sollecitato con comunicazione prot. n. 5/44 deI 04/04/2014, acquisita al protocollo deIl’Ente al n. 4566 deI 08/0412014, del comandante della stazione carabinieri di Sparanise, ad oggetto: “Comunicazione notizia di reato ai sensi dell’art. 347 c.p.p. circa l’abbandono di rifiuti ad opera di ignoti con sequestro penale area Ex-Pozzi” con la quale, tra l’altro si comunica la necessità “… di attuare nel più breve tempo possibile, interventi di messa in sicurezza, di bonifica e ripristino ambientale…”
– che nelle prossimità di dette particelle transita il Rio dei Lanzi, corso d’acqua dichiarato pericoloso per uso umano ed irriguo da una relazione dell’ ARPAC del 2 aprile 2014, protocollo numero 984 e recentemente oggetto di Ordinanza sindacale n. 18 del 20/05/2014 con la quale si dispone il divieto di utilizzo per uso irriguo delle acque. Il rio si trova sul territorio di confine tra i Comuni i Pignataro Maggiore e Calvi Risorta, nelle immediate prossimità delle particelle oggetto d’intervento, e rappresenta appieno la critica situazione ambientale di una zona;
– che a seguito della realizzazione della vicina Centrale a turbogas e delle copiose quantità di acqua utilizzate per il funzionamento della stessa, nei comuni dell’Agro Caleno più prossimi (Sparanise e Pignataro) sono state segnalate forti carenza di acque per la fornitura della rete urbana di acque potabili;
TUTTO CIO’ PREMESSO
In considerazione della descritta situazione attuale dell’area, gli scriventi, sulla base del principio di precauzione, chiedono a codesto Ufficio della Provincia di Caserta di sospendere il rilascio della richiesta autorizzazione per la realizzazione del pozzo, onde consentire la effettuazione di studi indipendenti sulla qualità del suolo e del sottosuolo, affinché sia garantita la salvaguardia della falda freatica dai pericoli d’infiltrazione e venga preservata la possibilità dell’utilizzo della stessa per il rifornimento delle reti urbane di acqua potabile dell’Ago Caleno.
Calvi Risorta 12/06/2014
Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse