Il Comune di Bellona esce dal Consorzio idrico Terra di Lavoro: lo ha deciso il Consiglio comunale

Il Comune di Bellona esce dal Consorzio idrico Terra di Lavoro: lo ha deciso il Consiglio comunale

BELLONA – I continui disservizi provocati alla comunità e l’ormai storico bilancio in rosso hanno convinto il Comune di Bellona a uscire dal Consorzio idrico Terra di Lavoro. Il sindaco Filippo Abbate, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale del 30 giugno, ha proposto la rescissione del rapporto con l’Ente che da anni si caratterizza per gli ormai cronici disservizi, sia dal punto di vista amministrativo che logistico. Nello specifico, il primo cittadino ha ritenuto non più sostenibili – per i diritti dei cittadini – le interruzioni idriche che pure nel 2013 hanno spesso interessato la comunità di Bellona Il passivo di gestione di 30 milioni di euro, inoltre, rappresenterebbero un ulteriori incentivo a lasciare il carrozzone casertano.

Il Comune di Bellona, che in base all’allegato A del vigente statuto CITL approvato con delibera numero 8 del 15 ottobre 2009, grazie alla delibera di Consiglio comunale numero 14 del 30 giugno, cederà al Consiglio del consorzio la quota detenuta (8/685) e riceverà un “equo indennizzo”.

Ora, secondo quanto previsto dalla convenzione, l’Amministrazione comunale dovrà inviare una comunicazione al Consorzio entro il 30 giugno. Il recesso decorrerà dal primo gennaio del 2014, con l’erogazione  che continuerà tramite speciali convenzioni. L’iter per l’uscita dal consorzio e per la gestione diretta del servizio da parte del Comune, sarà curato dall’architetto Domenico Messuri.

Red. Pol.

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