Il Consiglio comunale di Pignataro Maggiore ha preferito tacere sulle dimissioni del consigliere Daniele Luigi Palumbo – l’opinione pubblica chiede che Prefettura e magistratura facciano chiarezza sull’inquietante clima politico locale, dominato dalla paura e dall’intimidazione

Il Consiglio comunale di Pignataro Maggiore ha preferito tacere sulle dimissioni del consigliere Daniele Luigi Palumbo – l’opinione pubblica chiede che Prefettura e magistratura facciano chiarezza sull’inquietante clima politico locale, dominato dalla paura e dall’intimidazione

PIGNATARO M. – Portiamo all’attenzione dei nostri pochi ma affezionati lettori un documento che la dice lunga sul clima esistente nel mondo politico locale, a Pignataro Maggiore, in quella realtà dove sono maturate le dimissioni in data 28 luglio 2015 dalla carica di consigliere comunale di Daniele Luigi Palumbo, ex assessore poi passato nelle file dell’opposizione formando un gruppo (denominato “Cittadinanza Attiva”) con un altro ex assessore, Cesare Cuccaro. Si tratta della deliberazione del Consiglio comunale numero 26 del 20 agosto 2015 – che pubblichiamo in coda a questo nostro articolo – avente ad oggetto appunto la presa d’atto delle dimissioni del citato consigliere comunale Daniele Luigi Palumbo.

Come sicuramente ricordano i nostri affezionati lettori, avevamo dedicato alla vicenda un articolo pubblicato su “Pignataro Maggiore News”, in data 16 agosto 2015, con il titolo: “LE DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE COMUNALE DANIELE LUIGI PALUMBO SONO MATURATE IN UN CONTESTO POLITICO DOMINATO DALLA PAURA E DALL’INTIMIDAZIONE – LA PREFETTURA E LA MAGISTRATURA INDAGHINO SUI VERI MOTIVI DELL’ADDIO”. E anche a seguito di questo articolo in città si rifletteva con preoccupazione sullo scenario esistente. Tutti si interrogavano (e tuttora si interrogano) in merito a Pignataro Maggiore, tranne – come è dimostrato dalla suddetta deliberazione numero 26 del 20 agosto 2015 – i membri del Consiglio comunale, presenti o assenti a quella seduta. Le uniche parole pronunciate nell’occasione sono state quelle del presidente del Consiglio comunale, Pier Nicola Palumbo, che “augura buona fortuna all’ex consigliere comunale Palumbo”, e quelle del vice-sindaco, Giorgio Valente, che “augura, anch’egli, ottima fortuna all’ex consigliere comunale, nonché ex assessore, ma afferma di non condividere le motivazioni delle dimissioni dalla carica da parte del Palumbo circa il mancato perseguimento da parte dell’Amministrazione comunale del bene comune del paese”.

Nessuno ha osato – né la maggioranza né l’opposizione – interrogarsi pubblicamente se Daniele Luigi Palumbo davvero sia stato costretto alle dimissioni da una bene orchestrata campagna di intimidazione, in un clima politico dominato dalla paura. Nessuno ha negato questa inquietante possibilità, nessuno ha detto di condividere la denuncia di “Pignataro Maggiore News”, che con l’articolo del 16 agosto 2015 auspicava l’intervento della Prefettura e della magistratura per accertare i reali motivi dell’addio del consigliere comunale. Alla luce di quanto verbalizzato di quell’incredibile Consiglio comunale dedicato alla “presa d’atto” delle dimissioni (con gli auguri di “buona fortuna”, di più: di “ottima fortuna”, all’indirizzo di Daniele Luigi Palumbo), e soprattutto alla luce dei sintomatici silenzi della classe politica pignatarese, non bisogna aggiungere altro, se non fare nostro ancora una volta l’appello della preoccupatissima opinione pubblica per immediate indagini da parte della Prefettura e della magistratura.

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Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

 

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