PASTORANO – Il territorio di Pastorano ormai sta diventando la vetrina della nuova imprenditoria che vorrebbe gestire su larga scala la raccolta dei rifiuti in provincia di Caserta. Ormai è nota la presenza, a volte anche conflittuale, tra i due gruppi che si stanno contendendo il servizio – come si direbbe oggi – di “igiene urbana” in vari comuni sul territorio: l’E.so.gest dei Sorbo e la Dhi dei Di Nardi. Due società con le giuste entrature tra le persone che contano: la prima molto vicina al Presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi (in molti ricorderanno che in occasione dell’ultima campagna elettorale per lo scranno più alto di corso Trieste, il centrista andò a brindare proprio nell’impianto pastoranese gestito da Luciano Sorbo); la seconda in rapporti amicali con Antonio Scialdone, l’ex presidente del Consorzio Unico di Bacino per la raccolta dei rifiuti nelle province di Napoli e Caserta. Insomma, due gruppi potenti e influenti che hanno deciso di impiantare le proprie società sul suolo del comune pastoranese.
La storica controversia tra il Comune dell’Agro Caleno e la società E.so.gest, è ormai nota. L’Amministrazione comunale ha vinto un ricorso al Tar contro i Sorbo, per poi dover soccombere di fronte al Consiglio di Stato. Lunedì 18 giugno, presso la Provincia di Caserta, però, c’è un nuovo capitolo di questo lungo scontro: è stata convocata una nuova conferenza dei servizi per l’autorizzazione ad ampliare la quantità di rifiuti trattata (cosa che de facto già avviene). In quella sede l’Ente, contrariamente a quanto suggerito nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri (15 giugno) dall’avvocato Michele Troisi – il difensore che sta curando la controversia legale del Comune, il quale ha consigliato al primo cittadino di non presentarsi per non legittimare la decisione presa in quell’assemblea – e secondo quanto promesso dal sindaco Giovanni Diana, si opporrà alla richiesta dei Sorbo.
Ma tra le emergenze non c’è soltanto quella relativa alla presenza dell’impianto degli imprenditori di Casagiove, ma anche quello della Dhi. Alberto Di Nardi ha presentato una richiesta alla Regione per allestire un sito di smaltimento per rifiuti ospedalieri. Nella prima conferenza dei servizi l’Amministrazione comunale, chiamata ad esprimere la propria autorizzazione soltanto in merito alla fattibilità urbanistica del progetto, ha opposto il proprio diniego. Della questione, però, è stato investito direttamente il Ministero dell’Ambiente che nella giornata di ieri avrebbe concesso alcune autorizzazioni alla Dhi – gli stessi amministratori non erano ancora stati informati nel merito.
Lo stesso avvocato Troisi ha tuonato contro quegli imprenditori che chiedono delle autorizzazioni per un determinato tipo di attività e poi, attraverso delle varianti, la modificano, come accaduto nel caso della E.so.gest e della Dhi. Di fronte alla miriade di incongruenze legislative e a presunte oscure trame (il legale ha ricordato che in conferenza dei servizi, un ingegnere delegato della Provincia di Caserta avrebbe perorato in modo quanto meno acceso la causa dei Di Nardi), ha chiesto l’intervento politico e popolare delle comunità locali, per cercare di contrastare efficacemente questi attacchi al territorio. Invito che è stato colto dalla maggioranza che, oltre ad aver ribadito il proprio No anche alla localizzazione del gassificatore a Capua, si è detta pronta a ricominciare la battaglia. Intenzioni, queste, che hanno trovato il plauso del consigliere di minoranza Arcangelo Cuccaro. L’ex sindaco, seppur critico su alcune scelte del passato, ha invitato tutti a combattere realmente e con decisione contro i progetti delle due società. In questo senso, da quanto emerso nella seduta del Consiglio, a breve dovrebbero essere intraprese delle iniziative, a cominciare dalla protesta dei cittadini in occasione della conferenza dei servizi di lunedì prossimo.