Come ottimizzare la gestione degli asset fiscali e gli adempimenti necessari per l’utilizzo del credito IVA
La normativa fiscale vigente offre alle aziende e ai titolari di partita IVA la possibilità di compensare i propri crediti fiscali, tra cui il credito IVA, uno dei più significativi dal punto di vista quantitativo, con i debiti maturati nei confronti dell’erario. Questo consente a chi ha maturato un credito d’imposta di evitare l’esborso di denaro per il pagamento delle tasse attraverso la procedura di compensazione, liberando così risorse liquide da utilizzare per investimenti, crescita o risanamento.
La compensazione del credito d’imposta può avvenire in due modalità differenti, denominate per semplicità “verticale” e “orizzontale”:
- Compensazione orizzontale: il credito IVA viene utilizzato per compensare un debito fiscale di natura differente. Ad esempio, il credito IVA può essere utilizzato per compensare l’imposta sui redditi o tributi locali, purché non venga superata la soglia di 5.000 euro; in quest’ultimo caso è necessario il rilascio, da parte di un professionista certificato, di un visto di conformità IVA nella dichiarazione da cui emerge il credito. Per utilizzare in compensazione orizzontale il credito IVA, il contribuente deve utilizzare il modello F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline), o tramite un intermediario abilitato. Le start-up innovative possono beneficiare di un limite elevato a 50.000 euro per la compensazione senza visto di conformità, così come i contribuenti con un punteggio ISA di almeno 8, i cui limiti per la compensazione dei crediti d’imposta senza necessità del visto di conformità vengono stabiliti annualmente.
- Compensazione verticale: il credito maturato viene compensato con somme della stessa natura fiscale, come IVA a credito con IVA a debito; in questo caso, non è necessario il visto di conformità, non essendo richiesto dalla normativa in vigore per la compensazione di crediti della medesima natura.
Sebbene il meccanismo della compensazione non sembri particolarmente complesso, il miglior utilizzo del credito disponibile richiede una strategia accurata. Non sempre compensare immediatamente i crediti maturati è la soluzione ottimale, considerando che il credito IVA può essere utilizzato fino a quasi due anni successivi alla maturazione. Prima di procedere all’utilizzo del credito d’imposta maturato, soprattutto per somme considerevoli, è consigliabile elaborare una proiezione del carico fiscale in relazione all’andamento economico dell’azienda o in previsione di eventuali operazioni straordinarie. Questo può essere fatto con l’aiuto di un professionista o di una società specializzata, per individuare il momento migliore per procedere alla compensazione.
Un’alternativa alla compensazione è la cessione del credito d’imposta maturato, una procedura più complessa che consente al titolare di vendere il proprio credito per ottenere liquidità immediata. La cessione comporta un costo: il cessionario, ovvero chi acquista il credito, pagherà una somma inferiore al valore del credito acquistato. Ad esempio, un credito d’imposta di 100.000 euro potrebbe essere ceduto per un importo inferiore. Questa soluzione è interessante per chi non ha capienza per compensare il credito d’imposta maturato, poiché altrimenti non ci sarebbe una concreta convenienza nell’operazione.
Obbligo del Visto di Conformità
Il visto di conformità per la compensazione del credito IVA è un meccanismo di controllo fiscale introdotto in Italia per garantire la correttezza delle operazioni di compensazione dei crediti IVA, evitando abusi e garantendo la conformità dei dati fiscali dichiarati dalle aziende.
Il visto di conformità è un controllo effettuato da professionisti abilitati (come dottori commercialisti, esperti contabili o consulenti del lavoro) sulla dichiarazione IVA da cui emerge il credito, confermando che le informazioni presentate siano corrette e conformi alla legge. Per i crediti IVA annuali superiori a €5.000, è obbligatorio apporre il visto di conformità sulla dichiarazione IVA per poterli compensare tramite il modello F24 qualora si desideri procedere a una compensazione orizzontale, ovvero con imposte diverse dall’IVA.
Il visto di conformità può essere rilasciato da professionisti qualificati come gli iscritti all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, i consulenti del lavoro e i responsabili dell’assistenza fiscale dei CAF-imprese, o da società di servizi professionali in cui sia presente un professionista abilitato. Questi soggetti devono essere abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni di visto ed essere muniti di apposita assicurazione professionale.
Appare dunque evidente l’importanza di ottimizzare una pianificazione fiscale che includa lo strumento della compensazione dei crediti come opportunità per ottenere maggiore liquidità disponibile, aumentando così la capacità competitiva aziendale grazie alla possibilità di destinare tali somme a investimenti strategici.
Comunicato Stampa