CAMIGLIANO – Non sembrano finire le grane per il Comune di Camgliano. Infatti, dopo essere stato condannato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a risarcire circa un milione di euro ad una coppia per un incidente stradale, adesso è costretto a difendersi dall’avvocato che in quel procedimento ha rappresentato l’Ente. Con delibera di Giunta numero 56 del 13.05.2002, il Comune affidò l’incarico all’avvocato Ignazio Maiorano, per la costituzione in giudizio contro Giuseppe Mercone, Margherita D’Ambrosio, Teresa Mercone e Pietro Mercone, i quali chiedevano un risarcimento per i danni riportati nel corso di un sinistro stradale che ebbe luogo il 24 marzo del 2001.
Il 17 settembre 2012, il Tribunale ha condannato l’Amministrazione comunale al risarcimento del 70% dei danni riportati da Giuseppe Mercone (quantificati in 927.400,51 euro), e al risarcimento del 70% dei danni riportati da Margherita D’Ambrosio (quantificati in 100.365,25 euro). Nonostante la sconfitta in aula, l’avvocato Maiorano – tramite il legale Michele Grella – ha presentato ricorso ex art. 702 bis c.p.c. per ottenere la parcella da 23mila euro che aveva richiesto al Comune.
La Giunta non vuole riconoscergli quel compenso per una serie di motivi. Innanzitutto perché il giudizio per il quale era stato nominato il legale, è stato perso e dall’esame degli atti di causa emergerebbero – secondo l’Ente camiglianese – “delle lacune evidenti nella strategia difensiva adottata, soprattutto in relazione alla complessità e delicatezza della vicenda, nonché al valore della controversia”. Per tutto ciò l’organo esecutivo non vuole corrispondere la parcella.
Così la Giunta comunale, con delibera numero 6 del 16 gennaio scorso, ha deciso di costituirsi in giudizio contro Maiorano nell’udienza del prossimo 11 febbraio e ha autorizzato il sindaco Vincenzo Cenname a nominare un nuovo avvocato.
Red. pol.