CALABRITTO – Ottimo esito a Calabritto per la seconda tappa dell’evento itinerante tra storia e gusto, dedicata agli intrighi del Conte Giacomo Arcucci, segretario dalle mille trame della Regina Giovanna I. Continua con interesse l’iniziativa di riscoperta dei personaggi e dei sapori che hanno fatto la storia d’Irpinia.
Archiviata l’emozione del debutto, con la tappa inaugurale organizzata a San Mango sul Calore, il Progetto Integrato di Promozione del Territorio “Un gran tour in Irpinia lungo sei secoli tra storia, tradizioni ed enogastronomia”, finanziato nell’ambito del PSR Campania 2007/2013 – Interventi cofinanziati dal FEASR, Piano di Sviluppo Locale del GAL IRPINIA – MISURA 313 “Incentivazione di attività turistiche”, prosegue il suo cammino nel comune di Calabritto, paese irpino collocato a ridosso della provincia di Salerno. L’evento itinerante che conduce alla riscoperta delle peculiarità storico-culturali ed enogastronomiche dell’area del Terminio-Cervialto, ha fatto tappa, martedì 12 agosto, nella splendida cornice del Borgo-Castello di Quaglietta, per una nuova rievocazione storica in costumi d’epoca, ambientata nel 1300 alla corte del Conte Giacomo Arcucci di Capri. Durante una cena-spettacolo dal titolo “Seduzioni al Peponcino Quagliettano del Conte Giacomo Arcucci di Capri” sono state raccontate le gesta, soprattutto amorose, del conte di Altamura e signore di Minervino, che fu segretario, tesoriere e Gran Camerario, nonché amante, di Giovanna I d’Angiò, figlia di Carlo di Calabria, regina di Napoli tra il 1343 e il 1381. Tra i molti doni che il conte ebbe dalla regina, vanno inseriti anche i proventi feudali di Calabritto, Malinventre, Teora, Oppido e Quaglietta, una donazione che avvenne nel 1375. La regina Giovanna, per aver appoggiato la causa dell’antipapa Clemente VII, fu spogliata del suo regno dal papa Urbano V, e così la fortuna di Giacomo Arcucci, nuovo signore di Calabritto, declinò rapidamente. I grovigli voluttuosi del “casanova” ante litteram sono stati raccontati dagli attori della compagnia teatrale “La Carrozza d’oro” e, grazie alla partecipazione colorata degli abitanti del luogo e dei volontari delle locali associazioni, che hanno animato la tavola imbandita con pietanze tipiche dell’epoca, la rappresentazione ha riscosso un grande successo, richiamando un pubblico di ogni età che ha animato l’antichissimo borgo cristallizzato nel tempo. Protagonista della kermesse, assieme al Conte Giacomo Arcucci di Capri, il caratteristico Peperoncino Quagliettano, un tipo particolare di peperoni che prende il nome dalla località specializzata nella loro produzione: il borgo di Quaglietta. Questo piccante ingrediente ha insaporito le pietanze trecentesche presentate durante la serata in connubio di sapori e storia che ha saputo incuriosire e conquistare i presenti. Ad arricchire l’iniziativa, le speciali visite guidate gratuite a cura dell’Associazione Lo Scrigno e la mostra fotografica di Giuseppe Ottaiano “Irpinia terra di: castelli, fede, gusto e sorgenti”. Dopo Calabritto, la prossima tappa coinvolgerà Cassano Irpino, comune capofila del progetto, che sabato 6 settembre, in concomitanza con l’evento “Ritorno al Medioevo”, ospiterà la narrazione dell’incontro a tavola tra il Conte Garzia I Cavaniglia e il re Alfonso I d’Aragona, a base di piatti di Mela Cassanese, in un evento spettacolare che coinvolgerà l’intero borgo irpino.
Tutte le info: www.grantourinirpinia.it