Il “grande freddo” tra Giorgio Magliocca e Cesare Cuccaro in vista dello scontro frontale delle elezioni regionali: il sindaco è alla caccia disperata di voti per il suo capo Massimo Grimaldi (Forza Italia), il presidente del Consiglio comunale è invece schierato con Antonello Bonacci (“Centro Democratico”)

Il “grande freddo” tra Giorgio Magliocca e Cesare Cuccaro in vista dello scontro frontale delle elezioni regionali: il sindaco è alla caccia disperata di voti per il suo capo Massimo Grimaldi (Forza Italia), il presidente del Consiglio comunale è invece schierato con Antonello Bonacci (“Centro Democratico”)




PIGNATARO MAGGIORE – E’ calato il “grande freddo” tra Giorgio Magliocca e Cesare Cuccaro: si sono visti per pochi minuti prima di Ferragosto casualmente nel cortile di Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore, ma si sono scambiati appena qualche frase di circostanza. Il sindaco Giorgio Magliocca e i magliocchiani di stretta osservanza non hanno gradito che il presidente del Consiglio comunale non abbia difeso Pietro Ricciardi, il liquidatore della municipalizzata per la raccolta dei rifiuti messo alle corde dall’attacco della consigliera comunale di minoranza Maria Bonacci nel corso di una riunione della Commissione di vigilanza e controllo sulla “Pignataro patrimonio srl in liquidazione”.
Pietro Ricciardi, magliocchiano d’acciaio, avrebbe avuto bisogno dell’artiglieria pesante per difendersi dalle critiche di Maria Bonacci, ma Cesare Cuccaro non ha mosso un dito, anzi è sembrato dare il via libera all’affondo della consigliera comunale di minoranza contro la fallimentare gestione della municipalizzata. Un atteggiamento, quello del presidente del Consiglio comunale, che lascia presagire il peggio per i magliocchiani, soprattutto se a Cesare Cuccaro venisse in mente di appoggiare (per ipotesi) qualche iniziativa della minoranza sulla delicata questione “Lubrano-Felicità”, di cui i nostri pochi ma affezionati lettori sono bene informati.
Secondo gli osservatori della politica locale, Giorgio Magliocca potrebbe riportare Cesare Cuccaro al proprio fianco solo indicandolo quale candidato a sindaco alle elezioni amministrative del prossimo anno. Ma è un’investitura che l’attuale presidente del Consiglio comunale non otterrà mai da Magliocca e dai magliocchiani, tutti compattamente schierati contro di lui. E ora si prepara lo scontro frontale, quello delle elezioni regionali di settembre 2020: Giorgio Magliocca è disperatamente a caccia di voti per il suo capo Massimo Grimaldi (Forza Italia) mentre Cesare Cuccaro appoggerà Antonello Bonacci, candidato nella lista “Centro Democratico – De Luca Presidente”. La rottura Magliocca-Cuccaro sul campo di battaglia delle regionali è ancora più traumatica perché quella di Antonello Bonacci (che è di Calvi Risorta) è una candidatura molto insidiosa per il sindaco pignatarese che nell’Agro caleno sperava di fare il pieno di voti per Massimo Grimaldi. Tra l’altro, proprio a Pignataro Maggiore potrebbero scendere in campo a favore di Antonello Bonacci anche altri soggetti politici in maniera autonoma rispetto all’impegno già annunciato di Cesare Cuccaro. Soggetti motivati non solo dalla stima nei confronti di Antonello Bonacci ma anche e soprattutto dalla voglia di dare una mazzata a Giorgio Magliocca.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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