CALVI R. – Gloria anche per “guanto” di Calvi Risorta, nel corso della recentissima finale nazionale cosiddetta del “Prodotto Tipico 2017”, tenutasi, alla presenza di tantissimi turisti e buongustai provenienti da ogni dove, a Lentella, in provincia di Chieti. L’abito dolce della rinomata cucina calvese, è stato premiato insieme ad altri tre prodotti dell’arte gastronomico-culturale dell’intero territorio nazinale, vale a dire il raviolo alla ventricina di Scerni(Sulmona), la pezzata di Capracotta(Isernia), e il caciocavallo impiccato di Alfedena(L’Aquila). Per l’intera popolazione di Calvi Risorta, il nuovo successo di uno dei loro prodotti più tipici e richiesti, è motivo di rinnovato sano orgoglio, lecui origini risalgono al lontano 1776, “anno in cui, come si evince da un documento mutuato dal web, la Cappella Patrizia costruita e donata al popolo di Zuni del Comune di Calvi Risorta dal Barone Dott. Luigi Zona e dal fratello Muzio, protomedico alla corte di Carlo III di Borbone in Spagna (e che ancora oggi ne conserva i resti), fu riconosciuta ufficialmente Chiesa di San Nicola a Zuni dal RE Ferdinando di Borbone. Per festeggiare l’evento una signora di Zuni, tagliando della pasta per dolci a forma di listarelle e avvolgendone una sulla propria mano esclamò: “M PAR PROPRIU NU UANTU” (Mi sembra proprio un guanto). In quel preciso istante nacque il “Guanto Caleno”. Dagli inizi degli anni 30 il dolce viene preparato in occasione di Matrimoni come simbolo di abbondanza e di prosperità. Antichissima è la sagra del Guanto Caleno che ogni anno attira nel mese di maggio numerosi visitatori nel Comune di Calvi Risorta.” Quella conseguita a Lentella, dunque, altro non è che una nuova consacrazione non solo per il “Guanto Calvese”, ma per l’arte culinaria dell’intero Agro Caleno, che di prodotti gastronomici tipici ed ambiti in ogni dove ne vanta davvero a bizzeffe.
C.S. Daniele Palazzo