Il magistrato Domenico Airoma è stato ospite dell’Istituto comprensivo di Vitulazio

Il magistrato Domenico Airoma è stato ospite dell’Istituto comprensivo di Vitulazio

VITULAZIO – Conflitto fra norma, legge e obiezione di coscienza, questo il tema centrale dell’interessante convegno organizzato dal comprensivo vitulatino, diretto dal dott. Giacomo Coco. Ospite d’eccezione il magistrato Domenico Airoma, già sostituto procuratore alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli e di giudice per le indagini preliminari nel tribunale della stessa città. Autore di articoli e di saggi su periodici giuridici e autore pure del libro “il giudice Santo”, un’opera divisa in due parti  dedicata a Rosario Angelo Livatino, giudice siciliano ucciso dalla “Stidda” nel settembre del 1990 e che S. Giovanni Paolo II definì “martire della giustizia e indirettamente della fede”.

Il convegno si è articolato con l’intervento introduttivo del prof Piero Del Bene e del dirigente Coco, seguito dagli interessanti lavori degli alunni e delle alunne delle classi terminali, infine il coinvolgente contributo del magistrato porticese.
“E’ illusorio fare a meno delle regole anche perché c’è un sottile piacere nel trasgredire il divieto – ha esordito il magistrato – Se non ci sono le regole solo chi è più forte la spunta e ciò non protegge i più deboli”. Da qui il ruolo fondamentale dalla famiglia e della scuola approfittando del fatto che i bambini, ad un certo momento della loro crescita, sono incredibilmente metafisici, vogliono semplicemente e banalmente sapere: è vero o non è vero?
Per lo più il mondo degli adulti ha  risposte prefabbricate,  preparate e convenzionali, è da questi convenevoli che – secondo Airoma – inizia tutta la tragedia. Restano dei vuoti, se le risposte non soddisfano, che saranno comunque riempiti da altri perché i ragazzi, in fondo, cercano qualcosa per la quale spendere la propria vita, e non è certamente il denaro. “E’ il ‘vuoto’ che si lascia, è il ‘vuoto’ che non si colma la vera tragedia dei nostri giovani!”, ha sentenziato senza mezzi termini il Magistrato.
Molto soddisfatta la platea e in particolare il dirigente Coco: “ Il dott. Airoma toccha le corde di chi lo ascolta con una sensibilità davvero particolare. Auguro ai tanti che, sabato, non hanno avuto tempo e possibilità di essere presenti con noi di cogliere le successive occasioni simili”.

Anna Aurilio

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