ROMA – Dopo due settimane di attesa, Roma-Napoli fu. La sfida al vertice sorride ai giallorossi. I ragazzi di Rudi Garcia battono per due reti a zero la squadra di Benitez, nell’anticipo dell’ottavia giornata di serie A. Il Napoli non gioca male, ma non riesce a segnare e ha la peggio contro una Roma solida e cinica, capace di sfruttare a pieno le due occasioni avute. Per gli azzurri seconda débacle stagionale dopo la figuraccia di Londra, contro l’Arsenal. Solleva qualche dubbio l’incapacità dimostrata fino ad ora dagli azzurri di affrontare col piglio giusto i match-clou.
Si gioca in anticipo per evitare possibili problemi di ordine pubblico, legati allo svolgimento della odierna manifestazione No Tav nella Capitale. Olimpico delle grandi occasioni a fare da cornice alla sfida fra la 1° e la 2° in classifica, con ospite d’eccezione Diego Armando Maradona. Una Roma che veniva da 7 vittorie consecutive, con la miglior difesa del campionato e il morale altissimo, contro un Napoli che sembrava aver ritrovato fiducia e sicurezza, dopo la larga vittoria sul Livorno, al San Paolo, prima della sosta per le nazionali. Garcia schiera la squadra al completo, eccezion fatta per Balzaretti squalificato. A sostituirlo Dodò e non Torosidis. Nel Napoli recupero in extremis per Albiol, mentre resta in panchina Higuain, di ritorno dall’infortunio. Al suo posto Pandev. Le altre novità sono il ritorno di Maggio, la conferma di Mesto (preferito ad Armero) e Insigne. La partita è piacevole fin dall’inizio, con la Roma che imbastice un buon gioco palla a terra, e il Napoli che preferisce affidarsi ai lanci lunghi. La prima occasione capita a Gervinho. “Er tendina” è abile a liberarsi in area, ma calcia male. Il Napoli, invece, non riesce a pungere a causa dell’assenza del “Pipita”. Al 21′ ci prova Pjanic dalla distanza ma senza fortuna. Tre minuti dopo si surriscaldano gli animi per una presunta gomitata di Pandev al centrocampista bosniaco. Macedone ammonito e un po’ di parapiglia tra i calciatori. Passano dieci minuti e la gara si accende. Il primo episodio importante è l’ingresso di Borriello al posto di Totti. Il “Pupone” è costretto ad abbandonare il campo, a causa di dolori al flessore e il suo sostituto risulterà decisivo. Il secondo episodio è l’errore di Pandev a tu per tu con De Sanctis. Lanciato da un delizioso tocco di Insigne, l’attaccante napoletano non riesce a segnare. I padroni di casa, però, non restano a guardare e ci provano con Florenzi e Strootman dalla distanza. La vera occasione capita, tuttavia, agli azzurri. Insigne si libera di Maicon e solo di fronte al portiere colpisce il palo. A questo punto si infortunia Britos che lascia il campo a Cannavaro. Il capitano azzurro appena entrato stende con un intervento grossolano Gervinho al limite dell’area, e si becca un’ammonizione che risulterà decisiva nel prosieguo del match. Siamo in pieno recupero e Pjanic trasforma magistralmente il calcio da fermo in rete. Si va all’intervallo sull’1 a 0 per i capitolini.
Nella ripresa i ragazzi di Benitez tornano in campo con maggior grinta. Ci prova Inler dalla distanza e, in azione personale, Hamsik, che coglie l’incrocio dei pali. La Roma è schiacciata e deve anche fare i conti con l’infortunio di Gervinho. Al suo posto entra Ljaijc. De Rossi e co. pensano ora a contenere, ma non abbandonano le sortite offensive, soprattutto sfruttando i calci da fermo. In seguito ad un calcio d’angolo, proprio, De Rossi sfiora il 2 a 0. Al 67′ entra anche Higuain, per dare maggiore incisività agli sforzi azzurri. Dopo due minuti, Orsato assegna ai padroni di casa un rigore contestato. Cross dalla destra di Maicon, e Cannavaro e Borriello cadono in area. A velocità di gioco, il difensore del Napoli sembra spingere l’attaccante della Roma, ma dal replay si evidenzia una trattenuta del romanista al napoletano, che, seppur in anticipo, si lascia superare. Secondo giallo per il minore dei fratelli Cannavaro e conseguente espulsione. Dal dischetto si presenta Pjanic, che sigla la doppietta personale, e il definitivo 2 a 0. A questo punto la partita è segnata. Con un uomo in meno, il Napoli comunque termina la gara con orgoglio, mentre la Roma gestisce facilmente.
Lo scontro al vertice di ieri sera rafforza le pretese giallorosse per un annata di grande spessore, soprattutto tenendo in considerazione la mancanza di coppe. Un undici titolare di assoluto livello, con un centrocampo fortissimo. Resta solo da vedere come i giallorossi gestiranno i fisiologici periodi negativi nell’arco del campionato, e se riusciranno a tener testa alla Juventus, squadra sicuramente meno sprovveduta del Napoli. Per gli azzurri, riconfermando quanto detto due settimane fa, e ciò la possibilità di vincere senza sforzo contro le squadre medio-piccole del campionato, salta all’occhio, almeno fino ad ora, l’impressione di non saper gestire le partite chiave, oltre ad un periodo opaco di un uomo importantissimo come Hamsik. Il Napoli, in ogni modo, sembra soffrire di una intrinseca fragilità frutto della fine dell’era Mazzarri, ma, probabilmente, anche di una rosa non completa al 100%.
Vincenzo Cocozza