Il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino esprime solidarietà a Enzo Palmesano

Il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino esprime solidarietà a Enzo Palmesano

PIGNATARO M. – Il Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, ha diffuso un comunicato stampa per esprimere solidarietà al giornalista Enzo Palmesano, quest’ultimo incredibilmente raggiunto –  unitamente ad altre sette persone, identificate quali presunti manifestanti a Pignataro Maggiore (CE) contro il progetto di un gassificatore sponsorizzato dal cosentiniano sindaco di Capua, Carmine Antropoli, e dal presidente dell’Amministrazione provinciale di Caserta, Domenico Zinzi – da un avviso di conclusione delle indagini preliminari con le assurde accuse di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

Insomma, anche nella democraticissima Italia, come nei Paesi di incerta e militarizzata democrazia (Turchia e simili), i giornalisti – presenti sul posto per documentare i fatti senza verità precostituite dal potere e senza compiacenti veline di regime – vengono perseguiti e perseguitati per gli stessi presunti reati attribuiti alle persone individuate quali manifestanti.

Ecco di seguito il testo integrale del comunicato stampa del Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti: “”Francamente non credo si possa risolvere tutto sia pur con calorose parole di solidarietà con Enzo Palmesano accusato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale per essersi trovato al posto giusto nel momento giusto. Palmesano, giornalista professionista, stava documentando una dura protesta popolare contro il gassificatore a Pignataro maggiore, il 14 febbraio scorso. Il 1 agosto ha scoperto di essere stato denunciato, grazie alla notifica del l’avviso di conclusione delle indagini. Palmesano è, soprattutto nell’area, giornalista molto noto per il suo impegno contro la criminalità e le mille collusioni con la stessa. È stupefacente che chi ha fatto il rapporto sull’accaduto abbia omesso questo particolare. Personalmente mi rifiuto di ipotizzare che in Campania si usino gli stessi metodi di altri Paesi per tentare di costringere al silenzio i giornalisti scomodi. Sarebbe auspicabile che lo stesso magistrato che conduce le indagini, informato di tutto questo, proponga l’archiviazione della posizione non già per garantire al giornalista Palmesano una corsia preferenziale, ma perché si elimini subito il sospetto che si voglia tenere sotto scacco un professionista al servizio della collettività”.

Fin qui la nota di Enzo Iacopino, che con Enzo Palmesano – seppure lavorando per testate giornalistiche diverse – ha condiviso un tratto del suo percorso professionale, seguendo le visite all’estero dell’allora Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Palmesano all’epoca era il capo del servizio politico del quotidiano romano “Secolo d’Italia”.

 

Rosa Parchi

 

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