Il rito e la condizione umana in un dizionario a cura di Mircea Eliade

Il rito e la condizione umana in un dizionario a cura di Mircea Eliade




Ogni mattina quando ci svegliamo eseguiamo una serie di operazioni fisse, in alcuni particolari giorni visitiamo luoghi sacri e cimiteri, ci sono diversi ambiti delle nostre esistenze che sono contraddistinti da comportamenti rituali. Ma che cosa è un rito? Il termine rituè una parola arcaica indoeuropea presente nel testo indiano Rgvedaquale significato immanente dell’ordine del cosmo. È sinonimo di dharma,la fede fondamentale del mondo, un concetto cosmico da cui è derivata la declinazione religiosa indoeuropea: necessità, rettitudine, verità. Il dharmarappresenta la legge originaria della natura da cui germina il senso profondo di ritu,definizione che indica in modo specifico i compiti da svolgere in ogni stagione in relazione allo scorrere del tempo.
A spiegarlo in modo così penetrante è il cardinale Julien Ries, uno dei più importanti storici delle religioni e teologi del XX secolo, nel suo saggio “Il rito e l’uomo” che apre il “Dizionario dei riti” (Jaca Book, 542 pagine, 50 Euro) a cura di Mircea Eliade. Il volume fa parte della collana di dizionari che la casa editrice sta mandando in libreria grazie a un importante lavoro di rielaborazione dei materiali contenuti nell’Enciclopedia delle Religioni diretta appunto da Mircea Eliade. Le voci del “Dizionario dei riti”sono composte a partire dalle analisi di ricercatori importantissimi nel campo dello studio delle religioni, come i già citati Mircea Eliade e Julien Ries o l’italiano Dario Sabatucci.
I cosiddetti ritual studies, ovvero le ricerche sul ruolo dei cerimoniali all’interno delle organizzazioni sociali, hanno da sempre sottolineato come il rito rappresenti un incrocio tra l’uomo, la cultura, la società e la religione; proprio per questo i riti sono legati al simbolo, al mito e al sacro. Nell’accezione moderna, il termine rito indica una pratica regolata: protocollo, società civile, società segreta, religione, liturgia, culto. Un rito può essere privato o pubblico, individuale o collettivo, profano o religioso; esso fa parte della condizione umana, è soggetto a regole ben precise e implica continuità e ciclicità.
Il “Dizionario dei riti”fa luce su questo complicato sistema di fattori grazie ai contributi di esperti di etnologia, antropologia, sociologia, filosofia e teologia, dischiudendo al lettore un mondo di significati indispensabili anche per leggere i fenomeni contemporanei. Si parte dai due saggi iniziali su “abluzione” e “altare” passando per “preghiera”, “sacerdozio” e “tomba”, fino a “voto e giuramento”. Ogni lemma è curato in modo da fornire un approfondimento specifico con relativa bibliografia per consentire al lettore uno sguardo d’insieme necessario alla comprensione dei fenomeni rituali nella loro totalità. Si tratta di un’opera che, grazie all’esperienza di Mircea Eliade, apporta uno schema e un metodo nuovi alla scienza delle religioni, adeguandola allo spirito scientifico e alla ricerca antropologica del nostro tempo.

Massimiliano Palmesano

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