PIGNATARO M. – La lettura del libro del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottor Catello Maresca, scritto in collaborazione con il giornalista Francesco Neri, “L’ultimo bunker – La vera storia della cattura di Michele Zagaria, il più potente e più feroce boss dei Casalesi” (editore Garzanti, novembre 2012, 172 pagine, 14 Euro), ci consente di tornare alla nostra inchiesta giornalistica sulla coordinatrice dell’ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore, dottoressa Vittoria Farzati, la cui impresa di famiglia – come da noi rivelato – risulta essere stata colpita da interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Caserta. Un’inchiesta giornalistica che tanto interesse ha suscitato tra i nostri (pochi) lettori, i quali restano in attesa – come del resto l’intera opinione pubblica, non solo locale – delle determinazioni delle Autorità competenti, dal Ministero della Giustizia al Consiglio Speriore della Magistratura e a quanti altri depositari di poteri in materia.
Per chi si fosse aggiunto solo di recente ai nostri appassionati lettori, ricordiamo che gli articoli in questione sono stati pubblicati il 6, l’11 e il 14 aprile 2013, rispettivamente con i titoli: “Giudice di Pace di Pignataro Maggiore, la coordinatrice Vittoria Farzati nella tempesta: la società di famiglia colpita da interdittiva antimafia”, “Il Giudice di Pace Vittoria Farzati personalmente impegnata negli affari di famiglia – Ecco gli intrecci tra ‘Casertana recuperi srl’ (colpita da interdittiva antimafia), ’Cales ambiente srl’ e ‘La Vittoria srl’”, “Della ‘Casertana recuperi srl’ si occupò anche la Commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti – Pure il Consiglio di Stato ha dato torto alla società di famiglia del Giudice di Pace Vittoria Farzati”.
Avevamo anche riferito che motivo della emissione dell’interdittiva antimafia era stata la presenza nella “Casertana recuperi srl” dell’ex socio Vincenzo Abbate, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere il 24 giugno 2006 con l’accusa di associazione mafiosa. Ma chi è Vincenzo Abbate? Apprendiamo dal libro del Pm Catello Maresca che i fratelli Luigi e Vincenzo Abbate sono uomini del superboss del “clan dei casalesi” Michele Zagaria. “I fratelli Luigi e Vincenzo Abbate – si legge a pagina 45 de “L’ultimo bunker” – si occupavano di costruzioni edili. Finirono nel mirino dei Casalesi: minacce pressanti, intimidazioni violente, richieste esose di tangenti, pari al 6-7 per cento del valore dell’appalto. All’inizio ritennero conveniente pagare, ma ben presto il rapporto si trasformò in proficua collaborazione. Le sentenze raccontano di un legame sempre più intenso e di un impegno sempre più forte che avrebbe consentito agli Abbate di diventare una delle imprese di costruzione più ricche della provincia di Caserta, proprio grazie all’appoggio del clan”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it